AGI - Cori, ovazioni, e anche qualche striscione di contestazione sul tema dell'immigrazione, hanno accolto Matteo Salvini a Otranto, nella seconda e penultima tappa della sua visita nel Salento che, dopo avere toccato stamattina Gallipoli e stasera la Città dei martiri, si concluderà domani a Galatone. Alla folla che lo attorniava chiedendogli, tra l'altro, di attivarsi per chiudere i porti e fermare le ondate di immigrazione di queste ultime settimane, il segretario della Lega ha risposto: "Otranto e l'Italia hanno bisogno dei turisti che pagano e non di quelli che sbarcano. Noi stiamo lavorando per avere scuole aperte e porti chiusi, anche perchè è pieno di salentini che hanno grosse difficoltà con la Cassa integrazione, col negozio, con la famiglia, con il lavoro".
Sempre sul nodo immigrazione, Salvini ha aggiunto: "Se c'è qualcuno che agli italiani preferisce i clandestini, comunichi il suo conto corrente e li mantenga". Non sono peraltro mancati alcune critiche all'indirizzo di Salvini, il quale si è rivolto ai cittadini che sulla terrazza di un edificio avevano esposto uno striscione con la scritta "Otranto vota accoglienza" proponendo loro di scendere in piazza per fare una foto insieme alla folla. L'appuntamento di stasera con cittadini e simpatizzanti è stato organizzato per presentare i candidati della Lega al Consiglio regionale alle elezioni del 20 e 21 settembre.
Salvini ha poi criticato la scelta di chi, malgrado il Covid ed i conseguenti "problemi economici", non ha rinunciato alle vacanze in località balneari straniere: "Ma che testa hanno quelli che sono andati a cercare il mare in Grecia, in Spagna, a Malta, quando il Salento ha uno dei mari piu' belli del mondo?". Dal palco allestito nel centro storico, accanto alle mura urbiche, in una piazza gremita, l'ex ministro dell'Interno ha parlato delle forze dell'ordine: "Ringrazio uomini e donne che per 1200 euro rischiano la vita per noi e per voi".