AGI - "Il Movimento 5 stelle dall'inizio della legislatura sta lavorando con obiettivi precisi sullo sport. Il testo unico sulla riforma del settore ci vede convinti nel portare avanti il lavoro fatto in questi anni: nessuno vuole bloccare il provvedimento e c'è piena fiducia nel ministro Vincenzo Spadafora. Però il Movimento 5 stelle ai tempi del governo Conte I aveva dato impulso a una proposta per snellire e semplificare la linea di comando dello sport italiano. L'obiettivo, che poi è quello originario del progetto di riforma, era ed è quello di dare ruoli e funzioni ben chiari al Dipartimento e, a fianco, alla neonata società statale Sport e Salute. Al contrario, c'era la determinata volontà di rivedere il ruolo del Coni, diventato negli ultimi anni una sorta di potentato dal quale sgorgano intrecci affaristici e consorterie varie. Il M5s su questo rimane coerente: l'era dei presidenti, capi e capetti che restano in sella per una sequela infinita di mandati deve finire, perche' un sistema cosi' tarato non fa il bene dello sport italiano". Cosi' in una nota congiunta le esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione, Cultura e Sport del Senato.
"Nessuno vuole scrivere la parola fine sul Coni, che resta la società che deve rappresentare lo sport di alto livello - proseguono i 5 stelle - In un paese come il nostro pero', lo sport e' un comparto ben piu' complesso e particolareggiato, che abbraccia la scuola, l'educazione e le realtà sociali difficili, pertanto serve una riforma che guardi al futuro. Un nuovo corso dove i vertici dello sport italiano facciano gli interessi delle società, dei praticanti, dei tesserati delle federazioni, dei gestori delle strutture e di tutti i cittadini in generale. Non della solita accolita ristretta. Ci sono presidenti di federazione seduti dietro alla stessa scrivania dal secolo scorso: qualcosa va cambiato. Abbiamo tutta l'intenzione di andare avanti insieme al ministro Spadafora per individuare tutte le migliorie possibili per la bozza del testo, che conserva comunque parte dell'impianto del progetto di riforma al quale abbiamo lavorato dall'inizio della legislatura", concludono i pentastellati.