AGI - Il piano di riforme che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea entro la metà di ottobre, potrebbe essere definito e approvato dal CIAE, Comitato interministeriale affari europei, creato dall'ex premier Mario Monti.
Il Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE) è istituito dalla Legge 24 dicembre 2012, n. 234 (Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea) ed opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il funzionamento del CIAE è regolato dal Decreto del Presidente della Repubblica, 26 giugno 2015, n. 118.
Chi partecipa?
È convocato e presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Conte o, per sua delega, dal Ministro per gli affari europei Amendola e vi partecipano il Ministro degli affari esteri Di Maio, il Ministro dell'economia e delle finanze Gualtieri e gli altri Ministri che hanno competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche all'ordine del giorno. Possono partecipare anche il presidente della Conferenza delle regioni, dell'Associazione nazionale dei comuni italiani e dell'Unione delle province d'Italia quando vengono trattate materie di loro competenza.
Il CIAE ha l'obiettivo di concordare le linee politiche del Governo nel processo di formazione della posizione italiana, nella fase di predisposizione degli atti dell'Unione Europea. Una volta definite in sede CIAE le linee generali, le direttive e gli indirizzi sono comunicati al Dipartimento Politiche Europee che predispone la definizione unitaria della posizione italiana da rappresentare successivamente, d'intesa con il Ministero degli affari esteri, in sede di Unione Europea.
Il CIAE è assistito dal Comitato Tecnico di Valutazione (CTV) che assicura, nel quadro degli indirizzi del Governo, il coordinamento tecnico tra i soggetti chiamati a partecipare alla fase di formazione degli atti dell'Unione Europea.