Salvini a Berlusconi: "La via maestra è il voto"
AGI - "Non temo un'intesa Fi-Pd-5S su legge elettorale e Mes, ma i cantieri fermi sulle autostrade, che fanno perdere ore ai cittadini in coda e le cartelle in partenza da Equitalia". Lo ha detto Matteo Salvini, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una raccolta firme organizzata dai militanti fuori a un centro commerciale di Milano.
"Le due battaglie che stiamo portando avanti in questi giorni sono sbloccare i cantieri sulle autostrade che stanno facendo disperare gli italiani e bloccare gli 8 milioni di cartelle esattoriali in partenza in questi giorni - ha aggiunto -. I dibattiti surreali sulla legge elettorale, sul Mes e sui giochini non mi appassionano e sono sicuro che il centrodestra sarà compatto. La via maestra è il voto".
Poi, in un comizio improvvisato davanti ai suoi sostenitori, ha aggiunto: "Facciamo di tutto per mandarli a casa il prima possibile. Siamo nelle mani del buon Dio e degli italiani. Io sono preoccupato, più che per le manovra di palazzo, per la situazione economica e sociale: cassa integrazione, posti di lavoro a rischio, l'allarme ieri di Confcommercio sul milione di posti di lavoro a rischio e oggi di Confindustria sui cantieri fermi". Il leader leghista si è detto "preoccupato per un governo litigioso e confuso" auspicando "che gli italiani possano tornare a scegliere il prima possibile".
La questione TSO
"Tso per i positivi che non si vogliono far curare come dice Zaia? Zaia fa bene a essere assolutamente rigoroso. Io ritengo che prima si ritorna a una normalita' in sicurezza e meglio e'". Lo ha detto Matteo Salvini, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una raccolta firma allestita dai militanti della Lega in un centro commerciale di Milano. Il riferimento è alla proposta del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, di sottoporre al trattamento sanitario obbligatorio chi rifiuta il ricovero pur risultando positivo al tampone del coronavirus.
Il leader del Carroccio poi aggiunge: "A Bronte, provincia di Catania, un rifugiato minaccia l'assistente sociale e danneggia l'auto dei carabinieri. In pieno centro a Milano, invece, un ex cliente nigeriano ha aggredito a calci e pugni un'avvocata dell'Asgi, la nota associazione pro-immigrati da sempre contro i Decreti sicurezza. Contro ogni violenza senza se e senza ma: i delinquenti devono stare in galera e - nel caso di immigrati- dopo la cella ci dev'essere l'espulsione".