AGI - "Non ci sono, malgrado gli annunci, scelte chiare e operative subito. È finito il momento del teatrino delle parole", dice la presidente del Senato Elisabetta Casellati, che in un'intervista a 'La Stampa' esorta: "Per essere credibili in Europa occorre prima fare e poi chiedere con forza e determinazione. Mentre si discute, ogni giorno decine di aziende chiudono e centinaia di persone perdono il lavoro. Le risorse vanno liberate ora. Servono investimenti e liquidità. Diversamente la crisi italiana sarà irreversibile. La sopravvivenza del sistema Europa dipende dalla tenuta del tessuto sociale ed economico di tutte le sue nazioni".
"Mi preoccupa l'incertezza che porta a non-decisioni e quindi ad una mancata assunzione di responsabilità", afferma ancora Casellati, che esemplifica: "Emblematica è la situazione della scuola tra chiusure prima, riaperture poi. Tra riaperture totali, parziali, alternate, a gruppi, a turni, per poi finire per scaricare tutto sulle spalle delle regioni o dei presidi. La stessa incertezza che coinvolge il mondo delle attività produttive che finisce per fare viaggiare l'economia alla velocità di un inutile monopattino".
Dunque, ammonisce la presidente del Senato, "fare di più e meglio non è una possibilità, ma una scelta obbligata" e bisogna puntare sul lavoro perchè "senza lavoro non c'è ripresa e i consumi restano al palo. Per la rinascita occorre guardare oltre la politica dell'emergenza ed indicare con chiarezza tempi e priorità per gli interventi fiscali, finanziari e di sviluppo a sostegno di economia, famiglie e imprese", avverte Casellati.