"C'è stata sicuramente una degenerazione, ma le correnti sono anche l'espressione delle diverse opinioni sui temi di giustizia che ci sono tra i magistrati": lo sostiene l'ex procuratore Edmondo Bruti Liberati, per anni alla guida dell'Anm, in un'intervista alla Stampa. A suo avviso le correnti sono un "fenomeno non solo ineluttabile ma proficuo", pertanto "guai se i magistrati la pensassero tutti nello stesso modo".
Cosicché se le vicende di Perugia emerse ora "ci hanno dato un quadro ancora più grave della situazione" sostiene l'ex procuratore ed ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, "bisogna dire che il Csm attuale ha iniziato questo percorso per voltare pagina" e questa prospettiva la testimonia "la nomina del procuratore di Perugia, Cantone" dichiara Bruti Liberati. Ma per uscire dalle distorsioni, secondo l'ex magistrato, il Parlamento deve smettere "di giocare con i sistemi elettorali del Consiglio, perché sono le leggi elettorali degli ultimi 20 anni che hanno favorito la degenerazione di potere delle correnti, una riforma è urgente ma è la politica che deve voltare pagina", conclude l'ex procuratore capo di Milano