"Gli Stati Generali non siano un'occasione di confronto per elaborare un progetto di rilancio per il Paese, ma una di quelle passerelle mediatiche a cui Conte ci ha abituati in questi mesi". Lo dichiara la vice presidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna in un' intervista a Il Dubbio, che a nome del centrodestra chiede "un confronto sui provvedimenti che saranno finanziati" con "gli enormi scostamenti di bilancio" pari a "due manovre per 25 e 55 miliardi, l'ultima delle quali sostiene il decreto Rilancio". Perché, sostiene Carfagna, "non è corretto invitarci all'unità quando si deve deliberare una spesa e ignorare le nostre richieste quando si decide come usarla".
E a proposito di come impiegare le risorse, la vice di Fico a Montecitorio, comincerebbe "dalla riforma fiscale, abbattendo le spese e tagliando gli sprechi, per proseguire con quelle della Sanità, della giustizia civile e panale, della PA, della scuola e dell'università".
Quanto poi alla sede degli Stati generali, Carfagna dichiara che "Villa Pamphilij è una sede di rappresentanza, Palazzo Chigi la sede operativa del governo" e che nelle prime "si tengono eventi celebrativi e infatti gli Stati generali si presentano come una messa in scena di dieci giorni che rischia di produrre solo un libro bianco di buone intenzioni, non utile ad affrontare con determinazione, tempestività ed efficacia la grave emergenza economica e sociale del Paese".