AGI - "Non è vero" che i soldi dei fondi europei "arriveranno a prescindere. Arriveranno solo se avremo fatto programmi seri. Ci vuole quindi un progetto basato sui dati e non sulle chiacchiere". A sottolinearlo è il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, in un'intervista al Corriere della sera.
"Noi non siamo freddi sull'idea di darsi una visione per i prossimi venti anni", ha spiegato Delrio a proposito degli Stati generali dell'economia, "anzi siamo stati noi a sollecitarla, chiedendo progetti di medio e lungo respiro. Anche perché è l'unico modo per intercettare i fondi europei".
"Non si può sbagliare", ha insistito l'ex ministro, "purtroppo questa crisi ha proporzioni tali e avrà conseguenze sociali tali che se non facciamo bene non ci sarà un'altra occasione. Il Pd quindi ha sollevato alcune questioni per aiutare, non per dare lezioni. Ripeto, ciò che conta è fare bene".
Le perplessità sul mandato a Colao
Delrio ha espresso perplessità sull'ampio mandato assegnato alla task force Colao: "Io ho molto rispetto e ritengo davvero utili le schede che sono state prodotte da Colao, però non gli avrei dato un mandato di affrontare l'universo mondo. Avrei chiesto a Colao di fare la parte che conosce bene, cioè l'industria e lo sviluppo economico. Ma per esempio su infrastrutture e trasporti ci sono carenze di analisi e di conoscenza perche' non si tiene conto dei piani strategici già in essere. Ne posso fornire copia".
Quanto ai rapporti con M5s, per Delrio "il bilancio è positivo perché ci si confronta senza ideologie". "Questo lavoro meriterebbe piu' tempo e invece noi siamo bloccati su decreti come quello delle elezioni", ha osservato, "comunque mi sembra che questa esperienza di governo stia facendo crescere una classe dirigente che condivide alcuni ideali. Io quindi da questo punto di vista sono ottimista".