"Nei prossimi giorni completerò un lavoro che abbiamo già iniziato con il comitato guidato da Colao. Avremo gli stati generali dell'economia a Palazzo Chigi con tutte le forze economiche e sociali del Paese per poter pubblicizzare e condividere con tutti questo nostro Recovery plan". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipando al webinar Ey Digital Talk "L'Italia riparte". Conte ha inoltre annunciato una "riforma organica del fisco per rendere il sistema più efficiente" che sostenga la ripresa dopo il lockdown. "Le somme che arriveranno dal Recovery Fund non sono un tesoretto ma una risorsa per il futuro del Paese", ha aggiunto.
"Il taglio alla burocrazia deve essere più drastico"
"La pandemia ha causato una emergenza sanitaria, abbiamo difficoltà per il rallentamento e l'interruzione di alcune attività economiche. Le produzioni che hanno continuato a operare nel lockdown sono state le colonne del nostro Paese. Allo stesso tempo il lavoro agile ha raggiunto una scala impensabile nel nostro Paese", ha proseguito,
"Il distanziamento sociale ha modificato il nostro modo di intendere la nostra vita sociale. All'emergenza sanitaria si è affiancata una emergenza economica di cui non siamo in grado di conoscere la portata fino in fondo. Il governo ha messo a disposizione ottanta miliardi in totale", ha proseguito, "risorse che superano l'entità di due manovre finanziarie. Ci siamo resi conti però che proprio in questa emergenza un taglio alla burocrazia deve essere più drastico".
"IL Recovery Fund è un'occasione storica"
"Serve una fortissima cooperazione fra i popoli, fra i mercati e i paesi. L'unione europea sembra averla accolta questa sfida. Questo progetto è molto importante e farà compiere ai Paesi decisi passi avanti. Prevede un fondo per la ripresa da 750 miliardi di euro", ha poi detto il presidente del Consiglio a proposito del recovery fund, "è una occasione storica per recuperare il divario di crescita che ci ha allontanato dagli altri Paesi europei".
"Con l'emergenza rischiamo di vedere un divario fra la capacità fiscale, significherebbe distruggere l'Europa. Il governo è al lavoro per un piano. Dobbiamo modernizzare il Paese con incentivi alla digitalizzazione per i pagamenti elettronici, rafforzare l'interconnessione fra le banche. Lo smart working ci ha mostrato l'importanza di ridurre il divario digitale nel nostro Paese". Oltre a questo, "sostenere le filiere produttive con tutti gli investimenti e le misure fiscali". Inoltre, "vogliamo realizzare una riforma che consenta ai pubblici amministratori di essere celeri nella loro amministrazione, circoscrivendo meglio la responsabilità erariale e più controlli sui ritardi, sulla inerzia del pubblico funzionario, ad esempio quando si spendono maggiori somme rispetto a quelle preventivate".
E ancora: "Un green new deal" e "migliaia di posti per giovani ricercatori, per far tornare i nostri giovani dall'estero e avviare un programma di ricerca pubblico e privato per affrontare le grandi sfide del futuro. Resta centrale, in questo quadro, portare a compimento una riforma della giustizia civile. Se ragioniamo di accelerare i tempi possiamo trovare una grande sinergia con tutte le forze politiche del Paese".