"C'è attenzione soprattutto sulla crisi che ha colpito medi e piccoli imprenditori. Per agevolare l'accesso al credito, ho chiesto ai prefetti di assumere iniziative con l'Abi e le associazioni di categoria".
Lo dichiara in un'intervista a la Repubblica la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, che lancia anche un appello "agli imprenditori in difficoltà": "Rivolgetevi alle istituzioni perché in gioco non c'è solo la sopravvivenza delle vostre attività ma anche la salvaguardia dell'economia legale; segnalate alle forze di polizia proposte di aiuto provenienti da persone sconosciute o con modalità opache".
"Lo Stato c'è", assicura. E per gli imprenditori che sono già caduti nelle maglie della criminalità mette a disposizione il fondo anti-racket gestito dal Viminale. Poi la ministra passa a valutare gli effetti del lockdown sulla commissione di reati per dire che "hanno subito una flessione più marcata quelli legati alla criminalità diffusa" ma che la graduale riapertura "porterà, inevitabilmente, ad una ripresa della criminalità comune e predatoria".
Infine, alla domanda su che fine abbia fatto il lavoro dei tavoli per la modifica dei decreti sicurezza voluti da Salvini, la ministra Lamorgese replica dichiarando che "il lavoro svolto fino a febbraio qui al Viminale, per predisporre un testo, non andrà certo perduto. Spetta ora alle forze di maggioranza e al governo decidere tempi e modalità per riprendere in mano anche questo tema".