“Sul Mes non c’è alcun vincolo di maggioranza” dice Crimi
“Il nuovo testo sul fondo parla di un sistema di allerta che scatterebbe per i Paesi che non dovessero restituire il prestito”. In un’intervista a Il Fatto Quotidiano Vito Crimi, il leader protempore del MS5, torna a parlare del Mes per dire che “se c’è un sistema di allarme ci sono anche conseguenze, quindi condizionalità”, pertanto “ci dovranno spiegare quali, ma noi restiamo sul no al Mes” torna a chiarire, per poi aggiungere che “su un tema che può impegnare il Paese per i prossimi dieci anni devono decidere i Parlamenti” e che sul Mes “non può esserci un vincolo di maggioranza”.
Poi Crimi affronta in un passaggio anche il nodo dell’esecutivo per affermare che “non esiste” la possibilità di “un governo diverso da questo, e di rimpasto si parla dal giugno 2018”. “Ma in due anni – chiosa – si è solo dimesso un ministro: cambi della squadra non sono pensabili”. Nell’ultima domanda il leader pentastellato affronta anche il nodo dei sindaci, i quali – come Virginia Raggi e Chiara Appendino – rischiano di essere penalizzati dal vincolo dei due mandati, per sottolineare che lui ritiene che “si debba discutere della permanenza del vincolo per chi amministra” e “chi amministra dovrebbe poter lavorare in un’ottica pluriennale, quindi una riflessione va fatta”, spiega Crimi. In fondo, “il mondo cambia, e dobbiamo tenerne conto”.