Giovedì sera, 23 aprile, si è riunito in videoconferenza il Consiglio Europeo composto dai 27 capi di stato e di governo, ed è stata approvata la creazione di un “Fondo europeo per la ripresa” o Recovery Fund. L’obiettivo è di contrastare gli effetti economici del coronavirus, pesantissimi per l’economia, soprattutto per quella italiana. Una decisione assunta seguendo le indicazioni dell’Eurogruppo, con misure che si aggiungono a quelle decise nelle scorse settimane dalla Banca Centrale Europea.
Il Consiglio ha approvato anche la linea di credito “agevolata” del MES, la cassa di integrazione europea e un ampio intervento della Banca europea degli investimenti. Tuttavia restano importanti punti in sospeso da discutere, sull’entità del fondo e sui tipi di versamenti da erogare agli stati: sussidi senza obbligo di restituzione, oppure prestiti agevolati?
La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen conferma che gli stati dovranno accordarsi su quale equilibrio trovare tra le due misure. Lo capiremo meglio nelle prossime settimane, ma è chiaro a tutti che serviranno numerose trattative. Sebbene non sia ancora chiaro come verranno erogati questi prestiti nel bilancio dei prossimi due anni 2021-2022, nel complesso, per ora, c’è soddisfazione per il compromesso raggiunto a Bruxelles.
L’analisi dei big data delle conversazioni e delle emozioni ricavabili dai social restituisce uno scenario politico frammentato, diviso, ostile su temi di vitale importanza economica per il paese. La tensione tra maggioranza e opposizione è decisamente tornata ai livelli pre covid.
Matteo Salvini con un post su Facebook in grado di ottenere livelli di interazioni altissimi (più di 52 mila interazioni, 67 mila commenti e oltre 10 mila condivisioni), parla di “drammatica ipoteca” e definisce le promesse del premier Conte come “fake news”.
Ma la comunicazione social del leader della Lega si concentra principalmente sulle cartelle esattoriali previste a giugno, e sulle scarcerazioni di alcuni detenuti condannati per reati di mafia, dovute al coronavirus e ai contagio nei penitenziari. Sull’accordo raggiunto a Bruxelles Salvini sembra assumere una posizione attendista pubblicando un solo post su Facebook, e appena due tweet.
Il suo focus è dentro i confini nazionali, pubblicando contenuti rivolti alle categorie economiche più esposte, come negozianti, piccoli imprenditori, artigiani, parlando soprattutto di tasse, stipendi e burocrazia, evocando persino la rivoluzione liberale:
“Si faccia una totale deregulation, la rivoluzione liberale di cui si parlava trent'anni fa: piena libertà di azione ai cittadini e alle imprese, cancellazione di ogni vincolo burocratico”.
Impostazione diversa, invece, è quella di Giorgia Meloni che su tutte le piattaforme social mette l’Unione Europea, il MES, PD e M5S al centro delle sue critiche, preferendo “BOT patriottici” come misura economica principale.
La narrazione politica che il Premier Conte condivide attraverso la sua pagina Facebook - la piattaforma principale con la quale comunica le iniziative del Governo - è ovviamente molto diversa da quella proposta dalle opposizioni.
Secondo il presidente del Consiglio sono stati raggiunti “grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato”. Si tratta di un post che supera Salvini per condivisioni e apprezzamento dell’audience con quasi 100 mila reazioni positive, 23 mila commenti e oltre 11 mila condivisioni. Di fatto il premier è anche il principale portavoce dell’intero Governo, perché le forze politiche di maggioranza, Pd e M5s, sui social sono state meno attive rispetto a Lega e Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia ha incrementato nettamente la quantità di post dal giorno seguente il summit di Bruxelles.
Anche su Twitter Giuseppe Conte e Matteo Salvini si contendono il consenso dall’audience, entrambi ottenendo il maggior numero di condivisioni rispetto a tutti gli altri leader politici. Carlo Calenda sempre molto attento alle politiche comunitarie e attivissimo su Twitter con oltre 235 mila follower, prende le distanze dalle forze di Governo: “La dichiarazione finale del #consiglioeuropeo è semplicemente il nulla”
Né col Governo, né con l’opposizione, Calenda affida a Twitter il suo punto di vista su quanto accaduto al summit. Si tratta di “tempo perso, e una reazione che non sembra all’altezza delle aspettative” perché bisognerà aspettare ancora. Per il leader di "Azione" non ha vinto nessuno, ma purtroppo ha perso l’Europa.
Le decisioni del Consiglio Europeo appassionano, interessano, fanno discutere; analizzando le conversazioni in rete c’è la netta percezione che riguardino concretamente il futuro del paese, la vita delle persone. In appena due giorni si sono registrate più di 17 mila post e 76 mila condivisioni. Rabbia, disperazione, tristezza sono le emozioni prevalenti, ma rileviamo anche alte percentuali di gioia e ammirazione presenti nei post e nei tweet degli utenti, inerenti il compromesso raggiunto nel Consiglio Europeo, sebbene ancora tutto da definire e precisare.