“Sarò soddisfatto soltanto quando avremo le linee guida per il trasporto pubblico”. Vuole vederci chiaro negli annuncia del governo sull’avvio della Fase 2 post-emergenza da Covid-19 il sindaco di Bari Antonio Decaro. E in un’intervista al Corriere della Serra, nell’analizzare le decisioni adottate dal Consiglio dei ministri domenica riflette: “È stato confermato che potranno ripartire le attività manifatturiere e quelle delle costruzioni, e potranno riaprire i negozi all’ingrosso di supporto a questi due tipi di impresa”. Si tratta di due milioni e mezzo di persone che dovranno recarsi al lavoro, fa i conti, “ma come potranno farlo se devono utilizzare mezzi non privati e vogliono evitare di contagiarsi?” si chiede anche Decaro.
Secondo il sindaco di Bari di fatto non ci sono ancora direttive sulle modalità di spostamento, perciò si augura che “arrivino domani” (cioè oggi), in quanto gli interventi necessari per il trasporto pubblico “non si organizzano da un giorno all’altro” e al 4 maggio “manca appena una settimana”, rileva Decaro, che torna a chiedere “Decisioni chiare, criteri non ambigui”. Ad esempio? “I passeggeri saranno obbligati a indossare la mascherina?”, si chiede il sindaco del capoluogo pugliese, e “quante persone potranno viaggiare su un mezzo pubblico? Dovranno occupare soltanto i posti a sedere? E poi, chi controllerà che tutto avvenga secondo le regole?”.
Per poi rispondere: “Non possiamo addossare questa responsabilità agli autisti” e anche per questo motivo “devono darci rapidamente indicazioni precise” dice il sindaco che però torna subito a porsi altri interrogativi come, ad esempio, “quale sarà la capacità di carico dei mezzi? Per farla rispettare bisognerà installare il contapersone, assumere personale?” Di certo, quel che appare chiaro – insiste il primo cittadino – è che “non possiamo scaricare i costi di questi interventi sulle aziende di trasporto pubblico, che già incassano e incasseranno meno per il minor numero di biglietti venduti” mentre continuano a permanere le incognite sul fatto se a bordo ci sarà o meno “l’obbligo di usare le mascherine” e su quanti passeggeri “potranno salire su un mezzo pubblico”.
Poi Decaro dice: ci vogliono regole “uguali per tutti” e promette: “Nessun sindaco farà partire il trasporto pubblico senza certezze. Non basta dire distanziamento, oppure no agli assembramenti. Abbiamo siglato protocolli sui comportamenti di sicurezza per la salute da tenere nei luoghi di lavoro: dai percorsi dedicati, alla misurazione della temperatura e via dicendo”.
Per la ripartenza, ha detto in mattinata Decaro a Circo Massimo su Radio Capital, "si può pensare ad ingressi scaglionati nei posti di lavoro per i dipendenti. Anche negli uffici comunali. Per ora sono in gran parte in smart working ma quando si riaprirà totalmente dovremo pensare ad una norma che dovrà supportare il cambio degli orari per evitare di concentrarci tutti nello stesso momento, per entrare, per aprire i negozi, per aprire gli uffici, per andare a scuola quando le scuole riapriranno. Anche di sabato e domenica".