Parola d'ordine "raschiare il fondo del barile" del Dpcm del 10 aprile e "aprire tutto il possibile". Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha presentato a sorpresa una nuova ordinanza per "togliere tutte le restrizioni rimaste". "Siamo andati a raschiare sul fondo del barile con lucidità e considerando un trend positivo che dura ormai da due settimane", ha spiegato.
"Noi raschiamo il fondo del barile aprendo tutto l'apribile anche esponendoci a qualche ricorso ma la mia preghiera ai cittadini è di non abbassate la guardia". Per poi rivendicare: "Il modello matematico che abbiamo dice che entro i primi, metà maggio, dovremmo andare verso zero contagi se non cambiano le condizioni".
L'ordinanza prevede che tutto il take away e l'asporto riprenda a funzionare previa ordinazione online se possibile e garantendo ingressi per il ritiro dei prodotti scaglionato e distanziati (valido per esempio per gelaterie o pizzerie al taglio a patto di non consumare in loco).
Revoca delle restrizioni (che limitavano a soli due giorni alla settimana) per le cartolerie, le librerie e i negozi di abbigliamento per bambini. Ammessa l'esecuzione di lavori pubblici di strade, autostrade e infrastrutture a prescindere dal codice Ateco.Con l'ordinanza viene consentita la coltivazione di orti urbani e comunali ovunque si trovi l'orto così come l'apertura negozi di fiori, "garden" e di florovivaismo.
Consentito l'accesso ai cimiteri, sempre nel rispetto del droplet e delle misure di contenimento del virus, che però sono di competenza comunale, e la riapertura delle attività delle darsene e delle attività di manutenzione delle imbarcazioni.
Il governatore leghista ha anche spiegato che la giunta sta vagliando formule per fornire sostegno ai genitori lavoratori con figli. "Restiamo dell'idea che il provvedimento di apertura delle aziende debba avere parimenti anche un sostegno alle famiglie. Stiamo andando avanti su questo fronte con le scuole dell'infanzia", ha affermato.
"Qualcuno - ha proseguito - si è scandalizzato quando ho parlato di un diverso utilizzo di edifici scolastici... avevamo pensato di portare gli ospedali negli alberghi e ora non possiamo portare uno studente delle elementari in altre strutture? Teniamo presente che abbiamo anche 301 fattorie didattiche messe a disposizione, e mi pare una buona idea".
L'ordinanza di Zaia, che ha effetto dalle 15, è stata criticata dal Pd. "La smania di apparire del presidente Zaia continua a creare confusione. Che senso ha annunciare una nuova ordinanza alle 13 con immediata entrata in vigore? Se voleva dare un allentamento rispetto alle maggiori restrizioni che ha il Veneto su scala nazionale, poteva comunicarle per tempo", ha lamentato il gruppo consigliare veneto.
"Già adesso i sindaci - hanno proseguito i consiglieri dem - sono in difficoltà perché tempestati dalle richieste dei cittadini che vogliono recarsi al cimitero come annunciato dal presidente durante il punto stampa. Anziché presentarsi, seppur virtualmente, in Consiglio a illustrare la variazione di bilancio e confrontarsi con le proposte dell'opposizione, continua imperterrito con comunicazioni del tutto intempestive. E neanche corrette: il Veneto infatti non anticipa nessuna deroga alle restrizioni in vigore al commercio, non ne ha il potere, ma si allinea alle altre Regioni. La Toscana, per esempio, aveva già dato il via libera alla vendita del cibo da asporto, mentre l'apertura per soli due giorni di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini era una particolarità tutta veneta. Lasci perdere le fake news - hanno concluso - e si presenti una volta tanto in Consiglio regionale".