Il Governo lavora alla fase 2 della ripartenza graduale. Le parti sociali sono ora in videoconferenza con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri Francesco Boccia, Nunzia Catalfo, Paola De Micheli e il capo della task force Vittorio Colao.
Alle 19 è prevista un'altra videoconferenza tra il Governo e gli enti locali. Le ipotesi allo studio sono molteplici: alcune prevedono anche la ripartenza da lunedì 27 per alcuni settori, tra cui quello edile. Va poi studiato come monitorare la curva del contagio in relazione ai posti di terapia intensiva disponibili nelle diverse aree del Paese. Il piano sarà nazionale, ma terrà conto delle specificità regionali.
Del resto ci sono diverse zone del Paese, dove la mortalità nei mesi di marzo e aprile è addirittura risultata pari o inferiore all'analogo periodo del 2019. La ministra per le Infrastrutture, Paola De Micheli, prova a spiegarla così: "Riaperture con normative uguali in tutta Italia ma i monitoraggi per eventuali situazioni critiche dal punto di vista sanitario avranno degli effetti anche regionali".
De Micheli è piacentina e lei, meglio di tutti, conosce la realtà della sua città, dove tra il primo marzo e il 4 aprile la mortalità è aumentata del 309%.
Intanto il Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto approvare il Def e l'ulteriore scostamento di bilancio da almeno 50 miliardi di euro slitta da stasera alle 21 a domani. Sempre domani è previsto il Consiglio europeo in videoconferenza che dovrà discutere di Mes senza o con condizionalità, European Recovery Fund, Sure e degli altri strumenti per affrontare l'emergenza coronavirus.
Conte rimarca che "Cina, Usa e Giappone hanno stanziato trilioni di dollari. La Ue deve essere all'altezza e non accetteremo compromessi al ribasso". Finora la Ue ha sospeso il Patto di Stabilità tanto che l'Italia può pensare di aumentare il suo debito di ben 75 miliardi.
La certa riduzione del Pil 2020 e l'aumento del debito produrranno però un effetto notevole sul rapporto debito/pil che, secondo alcuni, potrebbe arrivare al 150%. Lo spread Btp/Bund è a quota 252. Papa Francesco sta pregando perché la Ue abbia "l'unità fraterna sognata dai padri fondatori".
La Spd preme perché "il Consiglio europeo di domani non si trasformi nell'ennesimo rinvio delle decisioni". La Cancelliera tedesca Angela Merkel presterà orecchio?