Saranno circa 2,7 milioni i lavoratori che riprenderanno la loro attività lunedì 4 maggio. La cifra non comprende chi continuerà con lo smart working nei settori coinvolti: aziende manifatturiere, costruzioni e qualche attività commerciale.
"Rimane una riflessione aperta" se consentire la riapertura già da lunedì 27 aprile solo a quelle aziende che hanno protocolli di sicurezza definiti nei settori già citati. Questo l'orientamento del Governo e del capo della task force Colao, espresso alle parti sociali durante la videoconferenza di questa sera.
Il Governo è intenzionato a presentare le nuove misure entro la fine di questa settimana. Domani parti sociali e Governo continueranno il confronto. Per i lavoratori che riprenderanno l'attività consueta, l'invito di Colao è quello, secondo quanto si apprende, di usare "il più possibile" i mezzi privati di trasporto. Gli esperti calcolano comunque che dal 4 maggio gli utenti del trasporto pubblico aumenteranno del 15%.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha assicurato - secondo quanto si apprende - che le riaperture avverranno "nel rispetto del protocollo di sicurezza" siglato a marzo, che rimarrà "la nostra Bibbia". Il Governo predisporrà parametri nazionali per il controllo della curva epidemiologica. Si interverrà, se in determinate aree la situazione dovesse diventare critica.
Per quanto riguarda il distanziamento sociale è in corso una riflessione sulla manutenzione delle regole, senza continuare con un regime restrittivo molto limitante. L'idea è adattare le raccomandazioni alla nuova fase, senza stravolgimenti. Il commissario Arcuri, secondo quanto si apprende, ha assicurato che saranno disponibili 4 milioni di dpi ogni giorno e le regioni ne avrebbero già 46 milioni in giacenza. "Dovrebbe essere un quantitativo sufficiente - avrebbe detto - ma siamo pronti a fare di più".
Per i kit sierologici Arcuri avrebbe confermato che stasera si chiuderà la gara per 150mila test e, a breve, verrà individuato il fornitore. Alla videoconferenza odierna con le parti sociali hanno partecipato per il Governo Conte, Gualtieri, De Micheli, Speranza, Patuanelli, Catalfo.
Presenti anche i commissari e gli esperti Colao, Arcuri, Brusaferro e il capo della Protezione civile Borrelli. I sindacati avrebbero posto interrogativi sull'ipotesi di una ripartenza anche nelle zone più colpite, ad esempio l'area di Bergamo. Non è chiaro se la mappatura automatica dell'andamento della curva epidemiologica, terrà conto o meno di quei territori dove il livello di contagio è già molto alto in partenza.
Il Governo, secondo quanto si apprende, avrebbe anche escluso di voler discriminare i lavoratori che rientreranno in attività a seconda dell'età. Non ci saranno differenze tra under e over 60. Lo avrebbe assicurato lo stesso Presidente Conte.
Per quanto riguarda le attività commerciali più a rischio come ristoranti e bar non sono state fatte date precise per la loro riapertura. Sicuramente non riapriranno il 4 maggio