Elio Lannutti l'ha fatto di nuovo: dopo il post in cui collegava le "tredici famiglie che comandano il mondo" alla setta dei "Savi di Sion", oggi il senatore del Movimento 5 Stelle ne pubblica un altro in cui attacca la Germania: "L'offerta della Merkel, sant'Angela patrona d'Europa? Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hitler e degli stati canaglia suoi complici!".
Il riferimento è alle trattative in seno all'Eurogruppo sugli strumenti da mettere in campo per dare liquidità alle imprese europee messe in ginocchio dalla crisi del Coronavirus. Ma l'oggetto del post sbiadisce di fronte all'accusa mossa alla Germania e alla sua democrazia di essere erede del nazionalsocialismo e la reazione delle forze politiche italiane è tanto veemente da portare il senatore Lannutti a modificare il post eliminando il riferimento ai "nipotini di Hitler".
Matteo Renzi è tra i primi a intervenire definendo "squallido" il senatore M5s: "Dopo aver offeso gli ebrei e tutta la comunità civile con la riproposizione dei peggiori insulti antisemiti, uno squallido senatore del Movimento 5 stelle insulta oggi la Merkel e attacca gli amici tedeschi definendoli 'nipotini di Hitler'. La mia solidarietà alla Cancelliera, al popolo tedesco. Quel Senatore non conosce la parola vergogna. Mi vergogno io per lui. E mi vergogno per il Movimento Cinque Stelle che non ha ancora espulso gente così".
E se Renzi si vergogna, il responsabile Esteri del Pd, Emanuele Fiano, si scusa al posto di Lannutti: "Visto che non leggiamo ancora di prese di distanze nette nei confronti delle parole pronunciate da un parlamentare di maggioranza, sono io a scusarmi con il popolo tedesco. Ridurre la storia e i suoi drammi a battute social fa orrore e porta a indecenze come la citazione, sempre da parte di Lannutti, dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion".
E' dopo queste prime reazioni che il Movimento 5 Stelle, in una nota, prende le distanze dal 'suo' senatore: "La Germania è e resta un paese amico che con noi fa parte della grande famiglia europea", si legge nella nota. "Eventuali divergenze o punti di vista diversi sono normali, nell'ambito della democratica dialettica politica europea, e non giustificano in alcun modo parole di una tale gravità”. Più diretto il presidente della Commissione Ue della Camera ed esponente M5s, Sergio Battelli: "Le ennesime parole di Lannutti false, incoscienti, gravi danneggiano l'Italia in un momento che richiede misura e responsabilità, specie da chi ricopre ruoli politici. Frasi che non rappresentano in alcun modo il M5S. E ora chieda scusa alla Germania a tutti noi".
Solo una settimana fa, a provocare polemiche era stato un articolo del quotidiano tedesco Die Welt che metteva in guardia l'Europa: "La mafia in Italia sta aspettando una pioggia di soldi europei". Una battaglia a colpi di clichè che sembra non avere fine.