“Adesso abbiamo compiuto un nuovo passo in avanti, chiudendo tutte le attività produttive che non sono strettamente necessarie né indispensabili a garantirci i beni e i servizi essenziali. Ma molto dipende dal comportamento responsabile di ciascuno di noi”. In un’intervista al quotidiano La Stampa il premier Conte sostiene che le restrizioni adottate “sono quelle indicate anche dal Comitato tecnico-scientifico” e che “se tutti, e ribadisco tutti, rispettiamo i divieti, se ognuno fa la propria parte, usciremo prima da questa prova difficilissima” perché “siamo consapevoli che è in gioco anche la tenuta sociale ed economica del Paese”. Per questo, chiosa Conte, “le nostre scelte sono sempre molto ponderate”.
Quanto alle polemiche e ai presunti contrasti con la Regione Lombardia, il premier tiene poi a precisare che “con il governatore Fontana abbiamo collaborato fin dall’inizio, ogni decisione che abbiamo preso è stata valutata insieme, seguendo le indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Stiamo facendo tutti degli sforzi straordinari” puntualizza per poi sottolineare: “Con gli ultimi provvedimenti abbiamo deciso di rallentare il motore del Paese senza però bloccarlo completamente. Ci aspettano settimane molto impegnative. Per questo serve davvero la collaborazione e uno sforzo in più da parte di tutti” conclude il premier non prima di aver detto che le misure restrittive introdotte “ci costringono a modificare le nostre più consolidate abitudini di vita” e “incidono sulle nostre libertà più amate”.
E a tale proposito Conte offre questa riflessione: “Stiamo vivendo un esperimento del tutto inedito nelle democrazie occidentali”, ovvero “stiamo seguendo un percorso graduale e condiviso per resistere a questa emergenza, senza stravolgere i nostri valori, rispettando i nostri presidi democratici” e la prova è che “teniamo costantemente informate le forze di opposizione” promettendo che in questi giorni “sarò in Parlamento per riferire in dettaglio”.