“Nella lotta al coronavirus la stampa è un bene pubblico fondamentale per la nostra democrazia”. Lo afferma il sottosegretario con delega all’Editoria Andrea Martella in un’intervista al Corriere della Sera nella quale spiega anche che questa emergenza “ci dice che per curarsi servono i medici e per informarsi bisogna affidarsi ai professionisti dell’informazione, un settore centrale nella lotta al virus e un antidoto contro le fake news”.
L’emergenza Covid19 ha anche riportato al centro la funzione delle edicole, a proposito delle quali il sottosegretario dichiara che sono “un servizio essenziale” e che “devono restare aperte”. Poi Martella aggiunge: “Il tax credit per edicole e imprese distributrici passa da 2.000 a 4.000 euro all’anno e serve anche a consentire la consegna del giornale a domicilio agli anziani e ai cittadini che restano a casa” ma il sottosegretario si augura anche che “in sede parlamentare il decreto possa esser e migliorato, o che in un futuro provvedimento siano inserite altre misure per il settore editoriale” mentre – dichiara anche – “abbiamo previsto l’accesso a un credito di imposta pari al 30% degli investimenti pubblicitari effettuati nel 2020 su quotidiani, testate online e tv locali. E c’ è un intervento per tutelar e il lavoro dei giornalisti free lance a basso reddito, come per i lavoratori autonomi e le partite Iva”.
Alla domanda del quotidiano su che fine abbia fatto invece la proposta sull’obbligo di pubblicare sui giornali di carta la pubblicità degli avvisi legali, la risposta del sottosegretario all’editoria è che “c’è stato lo stop tecnico del ministero della Giustizia, competente in materia”.