Scoppia la polemica dopo le commemorazioni in occasione del Giorno del ricordo, al sacrario di Basovizza. La delegazione del Pd, composta da Debora Serracchiani, Luigi Zanda, Tatjana Rojc, il vicepresidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia Francesco Russo e la segretaria dem di Trieste Laura Famulari, hanno lasciato la cerimonia dopo l'intervento del presidente della Regione, il leghista Massimiliano Fedriga, e quando ha iniziato a parlare il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, in rappresentanza di palazzo Madama.
"Come sempre da anni, il Partito democratico è presente a rendere omaggio alle vittime e agli Esuli dell'Istria, Fiume e Dalmazia. Abbiamo partecipato al percorso che ha portato alla legge del 2004 e oggi testimoniamo la stessa convinta adesione ai principi che vi sono iscritti. Il nostro impegno è sempre maggiore affinché questo giorno sia una solennità in cui si condivide pietà e giustizia, e non un'occasione per spingersi in prima fila alla ricerca delle telecamere. Purtroppo Basovizza viene ormai utilizzata come palcoscenico in cui sfila la destra sovranista", ha detto Serracchiani, concetto che ha ribadito poi su Twitter.
Il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida, molto critico nei confronti del partito del Nazareno, afferma: "I parlamentari del Pd abbandonano la cerimonia presso la Foiba di Basovizza perché, dicono, il luogo è diventato un palcoscenico della destra sovranista? Evidentemente per loro è insopportabile ascoltare la verità sui crimini del comunismo. Tratto comune di tutti gli interventi, dalle istituzioni, agli studenti, alle associazioni fino ai prelati, è stata proprio la condanna del silenzio sulle Foibe durato troppo tempo. Il comunismo, almeno quanto il nazismo, è stato protagonista di eccidi di una ferocia diabolica. Sembra che la sparuta rappresentanza della sinistra presente a Basovizza sia intollerante a questo argomento".
Anche Forza Italia attacca i dem: "L'intervento di Gasparri è stato quello che ha raccolto più consenso, pur nella sobrietà di una cerimonia che non è un comizio di piazza, come forse immagina la Serracchiani", sottolinea Sandra Savino, deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia del Friuli-Venezia Giulia. "Serracchiani dovrebbe rispettare, senza alimentare polemiche infondate. Ribadisco che il consenso per gli interventi che si sono tenuti è stato plateale e molto chiaro. Forse questo ha indispettito che avrebbe potuto, anche quando aveva ruoli istituzionali, rendere un omaggio più sentito e palese in occasione di ricorrenze come questa".
"I dirigenti e i deputati del Pd che hanno abbandonato la cerimonia alla foiba di Basovizza in segno di protesta verso il presidente Gasparri dovrebbero vergognarsi", aggiunge l'azzurra Maria Rizzotti. "Non ci sono steccati né divisioni di parte o di partito in una giornata come quella del Ricordo. Agendo in questo modo invece hanno dimostrato alcun interesse verso la memoria delle tante vittime italiane e soprattutto hanno offeso il Senato, rappresentato appunto dal collega Gasparri. Temo che il Pd attacchi perché spera ci si dimentichi del vergognoso convegno Anpi in Senato cui si negava la verità sulle foibe".