La prospettiva politico-elettorale prossima e futura? “Non la liquidazione dei 5 Stelle” ma “una alleanza tra il centrosinistra e il M5S”. In un’intervista a Il Fatto Quotidiano l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema spiega che “non c’è alternativa, altrimenti si consegna il Paese a Salvini”. Secondo l’ex leader del Pd, finora “il governo ha fatto delle cose utili e difficili ma se non offre l’immagine di un progetto politico condiviso finisce per non riuscire a comunicare neppure le cose buone che fa”.
Poi D’Alema aggiunge: “Nel centrosinistra c’è chi pensa che i voti del M5S in crisi possano essere assorbiti dal Pd, da un lato, e dalla Lega dall’altro. Ma io non credo realizzabile questa ipotesi, basata su una visione troppo semplicistica della realtà. L’Emilia-Romagna non è l’Italia. Il Pd da solo contro tutti farebbe nascere solamente un bipolarismo zoppo”.
Secondo l’ex segretario dem, “dobbiamo abituarci a misurare i risultati elettorali in rapporto all’offerta politica” e a suo avviso l’offerta dei 5 Stelle in Emilia-Romagna “è stata nulla, puramente testimoniale” cosicché “l’idea vincente della crisi del vecchio bipolarismo è stato un fatto congiunturale” mentre “oggi Salvini ha rilanciato su basi nuove e preoccupanti la destra e intorno al Pd si sta ricostruendo un polo progressista”. Pertanto, in quest’ottica, la convinzione di D’Alema è che “la distinzione destra-sinistra sia più che mai vitale, anche come battaglia per un nuovo tipo di sviluppo ecosostenibile e per una società più umana”. E basta guardare Trump, dice, “per capire “cos’è la destra oggi nel mondo”.
Quindi la sfida qual è? Secondo D’Alema, la sfida “per la classe dirigente del Movimento è quella di collocarlo nel nuovo scenario senza disperdere la carica innovativa che ha saputo portare nel panorama politico italiano”, e da questo punto di vista all’ex dirigente comunista il premier Conte appare come “il più lucido perché vede e sente questa prospettiva destra-sinistra”. Poi conclude: “Io sono fiducioso nella possibilità di rifondare il campo progressista e guardo con interesse al dibattito in corso sulla proposta di Zingaretti sul partito nuovo”.