“La strategia di Salvini era di imporre un’agenda divisiva, si attendeva una reazione debole e non è andata così. I dati sull’affluenza insieme alle proiezioni segnalano un’inversione rispetto agli ultimi sondaggi”. Lo sostiene Salvatore Vassallo, direttore dell’Istituto Cattaneo di Bologna, in una breve intervista al Corriere della Sera.
Secondo il politologo e ricercatore, la crescita dell’affluenza ai seggi non è servita a tirare la volata al Carroccio e anzi “la polarizzazione lanciata da Salvini e poi dalle Sardine ha funzionato e confermano, però, che questa strategia ha mobilitato entrambi i fronti”. Poi Vassallo puntualizza: “Quella di Salvini era una strategia consapevole, sapeva di imporre un’agenda divisiva. Di certo, dal suo punto di vista si poteva attendere una reazione più debole in una fase di grande debolezza della leadership del centrosinistra. Le Sardine, invece, hanno mobilitato gli elettori più di quanto fosse prevedibile”.
Pertanto, conclude il professore di Scienza politica all’Università di Bologna, “la partecipazione è stata simmetrica tra gli schieramenti e anzi nelle aree a prevalenza di centrosinistra è stata più forte”, favorendo alla fine questo schieramento.