Quella di venerdì è stata una giornata romana per il vice presidente americano, Mike Pence, che di rientro a Washington da Gerusalemme dove ieri ha partecipato alle commemorazioni per le vittime dell'Olocausto, si è fermato in Italia per un colloquio in Vaticano con Papa Francesco e una serie di incontri istituzionali con le più alte cariche dello Stato. L'occasione è servita al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sottolineare che i dazi sono uno strumento obsoleto, che rischia di attenuare la solidarietà transatlantica. Sulla Libia l'Italia chiede inoltre agli Usa di spendere tutto il suo peso politico per rendere permanente il cessate il fuoco.
L'incontro con il Papa
Il faccia a faccia con il Pontefice è stato un momento molto importante per la seconda carica dell'amministrazione di Donald Trump: "Grazie Santità, con questa udienza lei mi ha reso un eroe", ha affermato Pence, accompagnato dalla moglie Karen, facendo riferimento alla madre, fervente cattolica, molto contenta dell'udienza avuta con il Papa.
Nel corso dell'udienza papale, durante quasi un'ora, si è parlato di "una serie di questioni, compresa la grande preoccupazione papale per i cristiani e le minoranze religiose in Iraq", cosi' come la crisi in Venezuela, ha riferito il numero due della Casa Bianca in un'intervista all'emittente Ewtn.
"È stato un grande privilegio per me passare del tempo con Papa Francesco e di poterlo fare nel giorno in cui centinaia di migliaia di americani, compresi molti cattolici, si sono riuniti a Washington per manifestare a favore del diritto alla vita", ha aggiunto facendo riferimento alla 'March for Life' nella capitale Usa. Manifestazione che quest'anno vedrà la partecipazione anche di Donald Trump: è la prima volta che un presidente americano interviene al raduno annuale.
L'incontro con Mattarella
Pence è poi salito al Quirinale dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, con il quale ha avuto un incontro alla presenza del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e dell'ambasciatore americano Lewis M. Eisenberg. Un'occasione per ribadire "il legame speciale" tra Italia e Stati Uniti, in materia di economia e commercio come di difesa.
"Voglio in particolare ringraziarla per il ruolo italiano come uno dei più importanti partner americani in materia di sicurezza", ha affermato il vice presidente Usa, ricordando i 30 mila americani, civili e militari, di stanza nel Paese, il secondo più grande contingente in Europa. Come partner della Nato e alleati, "siamo grati per l'ospitalità".
"Come le ha detto il presidente Trump quando lei gli ha fatto visita non molto tempo fa, le relazioni tra Italia e Usa non sono mai state piu' forti", ha continuato Pence, che ha messo l'accento anche sulla "forte leadership" di Mattarella, definendo un "privilegio" la partecipazione comune ieri a Gerusalemme alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell'Olocausto, in vista del 75esimo anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau.
L'incontro con Conte
È stata poi la volta del colloquio a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Un incontro molto positivo", ha twittato il capo del governo, "un altro passo nel lungo viaggio di alleanza, partnership e amicizia". Conte e Pence hanno parlato di Libia, Iran, Iraq, dei rapporti economici bilaterali e del negoziato commerciale tra Ue e Usa. Mentre Pence era impegnato negli incontri istituzionali, la moglie Karen ha incontrato le consorti dei militari americani all'ambasciata a Roma.