Appoggio a sorpresa al discorso di fine anno del capo dello Stato da parte di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. In un’intervista a Il Messaggero dice infatti che s’è trattato di “un discorso di alto profilo” e che le è piaciuto, in particolare, “il richiamo all’identità italiana” che è “una visione da italiano orgoglioso” nella quale lei si ritrova “con facilità”.
Però ad avviso della leader FdI, il discorso di fine d’anno Mattarella si scontra con una realtà dei fatti distante anni luce, perché “a causa dell’attuale governo” questa “è un’Italia minimale, curva su se stessa, incapace di stare a testa alta”. Insomma, la colpa è del governo Conte che “non ha alcuna visione dell’Italia”, unito solo dal collante “della paura e dell’interesse”.
Prova della tenuta dell’esecutivo sono le elezioni in Emilia Romagna del prossimo 26 gennaio, e Giorgia Meloni non pensa “che il sgoverno si salverà” perché in Emilia “noi vogliamo vincere” come coalizione di centrodestra. E sul successo di consenso di Fratelli d’Italia nei sondaggi Meloni chiosa: “Il meglio deve ancora venire, stiamo raccogliendo i frutti di un lungo lavoro di sacrificio”.
Quanto alla sinistra che la blandisce facendole correre il rischio di fare la fine di Fini, Meloni ribatte che non è assolutamente così, perché “quello che Fini non capì è che certa sinistra ti usa in modo strumentale contro quello che considera il mostro, ma quando dovesse riuscire nell’intento di farlo fuori , il mostro successivo saresti tu” e “io non sono mai caduta nella trappola”. “Per me l’avversario è la sinistra”.
Quindi sulla prescrizione Giorgia Merloni ritiene che “questa legge assurda e tremenda sia una chance per mandare a casa il governo in tempi rapidi” e quindi confida “che si preferisca mandare a casa il governo piuttosto che ammazzare lo stato di diritto in Italia”. Sulla possibilità che su questa linea si attesti Renzi per rompere il quadro, Meloni che fa? Tifa Renzi? “Questo mai”, risponde prontamente, e osserva: “Renzi fa tutto strumentalmente”.