"Si tratta di un fenomeno spontaneo, dilagante, animato da giovani, quindi va guardato con rispetto, interesse e soprattutto non va sottovalutato. Un errore che a suo tempo è stato commesso con i 5 stelle ed il risultato è quello che è oggi sotto gli occhi di tutti. Perché etichettarlo come un gruppo manovrato da ambienti di sinistra, al fine di sminuirlo?".
A parlare così delle Sardine - intervistata da Huffington Post - è Francesca Pascale, dicendo anche che "se le Sardine, oltre al moto di ribellione verso l'intolleranza sapranno interpretare lo spirito democratico e liberale di chi oggi non vuol rassegnarsi ad un'Italia che sia un monocolore e sovranista, penso che valuterò il piacere di riscendere in piazza per la libertà di tutti". L'auspicio "è restate indipendenti, restate liberi, siate l'anima rivoluzionaria che alberga in tutti i partiti e che pertanto non ha bisogno di etichette".
"Voglio ribadire che un conto è la rivoluzione liberale di Silvio Berlusconi, un conto l'estremismo sovranista. Ecco perché sento di espormi! Per dire a tutti i liberali, a quel popolo di centrodestra, anche a quello che non ci vota piu', che deve risvegliare i propri sentimenti, riaffermare con coraggio i propri valori, anche attraverso l'indignazione", aggiunge tra l'altro la compagna del leader FI.
Una battaglia per i diritti che in una altro passaggio dell'intervista la porta a dire "oggi amo Silvio ma se domani mi innamorassi di una donna, che male ci sarebbe? L'amore è il principio cardine della vita e all'interno di quello tutto è possibile. Quindi non pianifico la mia vita secondo uno schema precostituito. L'unico confine che vedo non è tra eterosessuali e gay ma tra libertà e repressione, tra dignità e pregiudizio, tra cultura e ignoranza".