“Cosa c'è di più dolce e bello dei gattini?”, è questa la domanda che Matteo Salvini pone provocatoriamente ai suoi follower sui social, lanciando così “Gattini con Salvini”, declinazione “trollata” del simbolo della Lega: Alberto da Giussano sostituito con un micetto intento ad ingoiare una sardina
“Ai vostri bambini felini piacciono sardine e pesciolini?” chiede il leader della Lega innescando, solo su Facebook, oltre 27 mila like, quasi 12 mila commenti e cinquemila condivisioni. Centinaia di foto di gatti utilizzati per sostenere Salvini e, naturalmente, andar contro il “Movimento delle sardine”, inaugurato in occasione del comizio che a Bologna ha dato il via alla campagna elettorale della candidata leghista alla presidenza della regione Emila-Romagna, Lucia Bergonzoni.
L’ex vice-premier martedì sera, stuzzicato sull’argomento da Paolo Giordano durante la trasmissione “Fuori dal coro”, ha commentato l’evento di Bologna dicendo “Le Sardine? Io preferisco i gattini che se le mangiano quando hanno fame”. E se da un lato il movimento delle sardine ha riscosso un indiscusso ed inaspettato successo, dall’altro anche la risposta goliardica di Salvini ha stimolato l’entusiasmo dei suoi ammiratori, tant’è che la trollata prosegue con altri due post.
Nel primo ringrazia tutti coloro i quali hanno spedito le foto dei propri gatti, con la promessa di dedicar loro una gallery e ribadendo il concetto che “I gattini sono intelligenti, puliti, liberi e portano bene”.
Nel secondo un gatto con l’espressione vagamente perfida con tanto di bavaglino si appresta a cibarsi di una sardina tagliata in quattro pezzi servita su un piatto e il copy: “Vedo che i gattini sono piaciuti, come non amarli?”.
Chi di gattino perisce di gattino ferisce ci sarebbe da pensare, è del 2015 infatti il flashmob virtuale organizzato sulla pagina Facebook di Salvini, letteralmente invasa da foto di micetti al grido di “Portiamo pucciosi gattini messaggeri di amore sulle bacheche di chi la prende troppo sul serio!”.