"Io credo che chi davvero applica gli insegnamenti del Vangelo e della Bibbia sia colui che impedisce che" i migranti "si mettano in mano agli scafisti". Matteo Salvini dal palco di piazza San Giovanni tuona contro un governo dove "abbiamo gente con le mani sporche di sangue".
Salvini cita poi Einaudi sull'evasione e le leggi tributarie. E aggiunge: "L'unico modo per combattere l'evasione non è lo stato di polizia ma abbassare le tasse agli italiani. Solo un cretino può pensare di combattere l'evasione fiscale perseguitando i commercianti e le partite Iva".
Non mancano le stilettate contro gli ex alleati: "Quelli che gridano 'Onesta'' predicano bene e razzolano male, perché in Umbria sono alleati con quelli del Pd" finiti nello scandalo sanità. "Vi invito a portare pazienza. La calma è la virtù dei forti questi mesi ci servono per studiare, si vota in Umbria, in Calabria, in Emilia, in Toscana, in Veneto", ha detto il segretario leghista elencando tutte le prossime regionali fino al 2020, "italiani su la testa: le vinciamo tutte e nove e governo a casa".
"Grazie perché i protagonisti di questa giornata. Quello che rimarrà di questa piazza siete voi. Vi abbraccio uno per uno vedervi da qua è una emozione senza precedenti. Altro che estremismi, donne e uomini dal viso pulito. Popolo contro élite, il palazzo chiuso a Chigi e nella leopoldina, nel salotto Rousseau. Voi e noi cambieremo la storia di questo Paese", è l'appello del leader alla piazza, "noi al governo torneremo, torneremo, e questa piazza ce lo rappresenta, dalla porta principale senza trucco e senza inganno".
"Mi piacerebbe che, visto che vince sempre la squadra, l'abbraccio di questa piazza fosse anche per Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, perché insieme si vince". Così, con l'invito agli altri leader del centrodestra a salire sul palco insieme a lui, Salvini chiude il comizio sulla note dell'aria 'Nessun dorma'.