Non un palco da cui si attendono annunci roboanti su rinascite o morti di alleanze, ma una piazza piena per dare un segnale a chi ha dipinto la Lega come un movimento morente, con un progetto politico che non sopravvive al crollo del governo con il M5s. Così Matteo Salvini vede la manifestazione di domani a Roma. Insieme alle Regionali in Umbria che è convinto di vincere la prossima settimana, il segretario leghista cerca la legittimazione del 'suo' popolo. E lo fa nella storica piazza romana della sinistra, davanti alla basilica di San Giovanni a Roma, dove si celebrarono i funerali di Enrico Berlinguer, e dove ogni anno i sindacati festeggiano il Primo maggio.
Una sorta di "prova di forza" della piazza, per Salvini, volta a contarsi, vedersi e confrontarsi - spiegano in via Bellerio - e dare un segnale a a un governo "non illegittimo ma abusivo": l'esecutivo dei "porti aperti e delle tasche vuote", secondo l'espressione usata oggi dallo stesso capo leghista in diretta Facebook proprio da San Giovanni. Dopo le critiche di una parte di Forza Italia, e per l'esattezza di Mara Carfagna, per l'auto-annunciata presenza in piazza dell'ultra destra di Casapound, oggi è stata la giornata delle polemiche con Fratelli d'Italia.
I malumori di Fratelli d'Italia
Giorgia Meloni e Ignazio La Russa hanno criticato la presenza sul palco leghista dei simboli della Lega Salvini premier. "Fratelli d'Italia, su tutto il territorio nazionale, si sta mobilitando per la grande manifestazione di domani a Piazza San Giovanni. Ci saremo, con le bandiere tricolori, come avevamo promesso e come tutti avevamo annunciato. Mi dispiace però - ha lamentato Meloni - dover scoprire a 24 ore dal suo svolgimento, che quella che doveva essere una manifestazione di tutti avrà in realtà i simboli della Lega, addirittura sul palco. Come se fossimo ospiti in casa d'altri, in una piazza che, con passione, abbiamo contribuito a riempire. Peccato, un'altra occasione persa di dimostrare che siamo compatti, di mettere i sogni del nostro grande popolo prima degli interessi del singolo partito".
"È una manifestazione della Lega e c'e' il simbolo della Lega - è la replica degli ex lumbard -. Abbiamo aperto la piazza a tutti ma rimane una manifestazione della Lega : è incomprensibile lo stupore di FdI". Con una scaletta ancora in via di definizione, come da tradizione leghista, sicuramente interverranno dal palco un sindaco in rappresentanza degli amministratori di centrodestra, gli otto governatori - compreso Giovanni Toti - che già avevano partecipato alla riunione convocata da Salvini a Milano, e, a chiudere, gli interventi di Meloni, Berlusconi e Salvini.
Berlusconi riconosce Salvini leader
Il leader di Forza Italia, il quale ha mostrato ai cronisti di non aver tanto gradito l'uscita di Carfagna che mina il suo obiettivo primario di ricreare un centrodestra unito, stamane a Perugia ha messo le mani avanti. "Vado in piazza per dire agli italiani 'Attenzione qui mettono a rischio le vostre libertà. Quelli della Lega potranno avere reazioni, tipo fischio, non importa niente. Io sono sicuro di quello che penso io, di quello che decido io e faccio sempre quello che a me pare giusto", ha detto. Il Cavaliere ha fatto mostra di eleganza nel riconoscere i meriti degli altri due leader del centrodestra.
A chi gli chiedeva il motivo del sorpasso di FdI, ha risposto: "Si vede che la Meloni è piu' brava di me". E su Salvini è stato netto: "Nel centrodestra, come in tutte le coalizioni dovrebbe essere, abbiamo sempre detto che il leader è colui il cui partito ottiene più voti: quindi e' logico che, se Salvini e' oltre il 3 per cento, sia lui il" leader del "centrodestra"."Noi sottolineano che noi non siamo la Lega e che a differenza della Lega siamo in continuatori della tradizione occidentale, cristiana, liberale, democratica, garantista, dell'Occidente", ha aggiunto.
Appuntamento quindi domani in piazza San Giovanni, dalle 15 alle 18. Otto i treni prenotati e 500 i pulmann, Salvini ha detto di attendersi tra le 10 0mila e le 200 mila persone. Sia Lega sia FdI raccoglieranno le firme a sostegno delle rispettive proposte di legge di iniziative popolare per il presidenzialismo. Gli ex lumbard allestiranno anche diversi gazebo per chiedere le dimissioni di Virginia Raggi e Salvini sicuramente dedicherà parte del suo discorso ai problemi di Roma, una battaglia cui dedica blitz settimanali nei luoghi critici della capitale (oggi è stato in un deposito Atac). Ma gli strali del segretario leghista si concentreranno sul governo giallorosso.
"Sulla manovra economica faremo battaglia. Domani ci sarà la piazza degli italiani che non vogliono essere spennati per l'ennesima volta", ha anticipato da San Giovanni. "Questa è la piazza delle grandi adunate della sinistra. Adesso ci siamo noi. Perché in mezzo agli operai, agli studenti, alle partite Iva, alle mamme in cerca di lavoro, ci siamo noi. Ormai nelle sedi dl Pd e alle Leopolde ci sono più banchieri che lavoratori".