“Quanto accaduto domenica a Pontida è intollerabile”. In un’intervista a la Repubblica il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella, Pd, risponde così agli insulti contro Gad Lerner e alle intimidazioni all’operatore tv Antonio Nasso, che lo accompagnava, partiti dal “pratone” di Pontida nel corso del raduno leghista di domenica.
Martella è risoluto: “Ogni professionista dell’informazione è portatore di un’istanza di democrazia e di libertà, come sancito dalla Costituzione”, afferma, e “abbassare la guardia significa tradire questi valori”. Dopo aver espresso la propria solidarietà a Lerner, Martella dice che le frasi di Salvini orientate a delegittimare i giornalisti “sono frasi inaccettabili” perché “una cosa è il confronto politico, e il conflitto sulle idee, altra cosa è il disprezzo, l’incitare alla violenza, il venir meno alle regole elementari della convivenza”.
Riferendosi poi al clima generale contro la stampa, il sottosegretario sostiene anche che “non è possibile che in un paese moderno un giornalista debba avere paura di andare a una manifestazione pubblica, o che il suo racconto debba essere condizionato da minacce o intimidazioni” e offre la propria “vicinanza a chi è costretto a fare il suo lavoro sotto scorta”. “Occorre avviare una grande battaglia culturale per il diritto all’informazione”, aggiunge, “e quindi va ristabilito un clima e una cultura che riconoscono il lavoro dei giornalisti”. E sottolinea che su questi temi “si gioca una partita importante, se vogliamo essere discontinui con il passato”.
Sulle intenzioni del governo per il settore dell’informazione in generale, Martella dichiara poi che “l’editoria è un settore cruciale” e che lo Stato da un lato “deve tornare ad assicurare la certezza dei sostegni diretti e indiretti per garantire il pieno pluralismo”, dall’altro “deve svolgere una funzione di sostegno alla domanda di lettura, di quotidiani, periodici, libri, rivolgendosi ai giovani, una fascia della popolazione più facilmente esposta ai pericoli delle fake news” perché questo è anche un modo “per combattere le disuguaglianze sociali”. Richiesto di un parere sulla possibilità di una revoca dei tagli a Radio Radicale il sottosegretario però preferisce “non entrare nei dettagli” ma specifica anche che “è chiaro a cosa mi riferisco con sostegno al pluralismo”.
Su eventuali rischi di una spaccatura ne governo, considerate anche le posizioni del suo predecessore, l’ex sottosegretario 5Stelle Crimi, Martella risponde semplicemente: “Si troverà un’intesa”. Quel che resta, tuttavia, è comunque l’intenzione di “avviare una nuova e diversa politica di sostegno e di attenzione all’informazione ai cambiamenti in corso”.