Nel criticare il presidente della Repubblica, il deputato venete Vito Comencini ha usato "toni sicuramente sbagliati" e "sono convinto che si debba mantenere il rispetto, ma è anche chiaro che la maggioranza degli italiani si sente tradita e presa in giro": lo ha affermato il leader leghista, Matteo Salvini, in un'intervista al Corriere della Sera. "Siamo sempre lì: perché il Pd al governo", si è chiesto l'ex vicepremier, "a una persona normale questa sembra una follia".
L'attacco a Sergio Mattarella era venuto dall'assemblea federale della Lega. Dal palco dell'assise, a Pontida, il deputato 31enne di Bussolengo, nel Veronese, Vito Comencini aveva detto: "Mattarella mi fa schifo" perché "mi fa schifo chi non tiene conto del voto del 34 per cento degli italiani".
"Possono essere sbagliati i toni... bisogna sempre portare rispetto. Sicuramente sono state fatte scelte che non corrispondono alla volontà popolare nelle ultime settimane ma io non uso l'insulto e propongo agli italiani un cambiamento" ha poi detto il leader della Lega a Pontida.
Salvini ha spiegato l'idea del referendum sul maggioritario "per trasformare il nostro sistema in un sistema in cui chi prende più voti governa". Poi ha detto di attendere il governo Conte-bis al varco: "Nessuna traversata nel deserto, questi dovranno pure cominciare a lavorare e lì vedremo: Giustizia, scuola, lavoro...". "Poi, quando i 5 Stelle si accorgeranno di essere diventati una corrente del Pd, allora sì che ci sarà da ridere".