Al momento Matteo Salvini guarda solo alla manifestazione di Pontida di sabato. Si prevede il pratone pieno e almeno 50 mila presenze. Sarà una kermesse identitaria, per caricare le truppe. Ma il partito di via Bellerio non guarda solo alla piazza (il 19 ottobre si punta a 200 mila presenze in piazza San Giovanni a Roma).
In Parlamento gli 'ex lumbard' hanno aperto le porte a nuovi ingressi: a bussare non sarebbero solo i forzisti, al Senato ci sarebbero diversi pentastellati che intenderebbero entrare. Di sicuro - spiegano fonti parlamentari leghiste - le richieste erano arrivate nelle scorse settimane, ma una parte del M5s - si sottolinea - è in imbarazzo per le scelte fatte.
Altra partita è quella che si gioca nel centrodestra. Salvini ha lanciato segnali concilianti a Berlusconi, ma i due negli ultimi tempi non si sono risparmiati in critiche e stoccate. In ogni caso un incontro dovrebbe esserci in tempi brevi. "Non possiamo rimanere isolati, occorre ricostruire il centrodestra", la spinta che arriva anche da diversi 'big' leghisti, anche se la base - e lo stesso Salvini - non guarda di buon occhio ad una riedizione della vecchia alleanza. Ad allontanare ancor di più Forza Italia e Lega potrebbe essere la legge elettorale di tipo proporzionale, anche se lo stesso Pd ha preso tempo.
Berlusconi è disponibile - spiegano fonti parlamentari azzurre - a rinunciare ad una sponda al governo sul proporzionale, per restare ancorato sul maggioritario in un'ottica di centrodestra, ma a patto che Salvini rilanci l'alleanza sia a livello nazionale che sui territori in un rapporto di pari dignità. Ma una buona parte di Forza italia è per aprire ad un confronto sul sistema di voto che i dem hanno intenzione - non in tempi brevi - di incardinare in Parlamento.
Si rincorrono poi le voci secondo cui una parte dei senatori di Forza Italia (si parla di più di una decina di esponenti) potrebbe aprire ad un nuovo progetto 'centrista'. Si attendono le mosse di Matteo Renzi, il 'timing' della sua eventuale mossa su gruppi parlamentari autonomi. "Non possiamo certo accettare che Salvini si limiti a concedere qualche assessore e basta, dobbiamo cambiare linea", spiega un senatore azzurro.
Una pattuglia di 'responsabili' di FI potrebbe nascere nelle prossime settimane e dare un aiuto all'esecutivo sulla legge di bilancio. Soprattutto se l'incontro tra Berlusconi e Salvini dovesse andare male. Non è un caso che il premier Giuseppe Conte abbia più volte chiesto la convergenza di una parte delle forze di opposizione, soprattutto sul tema delle riforme. Qualora Conte in un prossimo futuro dovesse disarticolare i Cinque stelle e puntare su un progetto centrista verrebbe considerato anche da molti FI come un possibile interlocutore.
La cartina di tornasole sarà comunque la legge elettorale: c'è la possibilità che il partito azzurro possa dividersi mentre nella Lega sono pronti alla raccolta di firme in piazza. Contro una legge di tipo proporzionale anche Giorgia Meloni: "Mattarella fermi questo scempio...".