Se la direzione dem chiederà di verificare l'ipotesi di un accordo con M5s "vorrà dire che il Pd avrà definitivamente abdicato alla rappresentanza del mondo liberaldemocratico" e "io questa cosa non la accetterò": è l'avvertimento lanciato da Carlo Calenda in un'intervista al Foglio in cui ha spiegato che "a quel punto sarà inevitabile lavorare a una nuova forza politica che rappresenti quel mondo orfano". "Una forza non alleata con il Pd", ha sottolineato l'ex ministro dei governi Renzi e Gentiloni, "perché il Pd avrà perso ogni credibilità rispetto alle istanze dell'Italia seria, quella che lavora, studia e produce". L'obiettivo, ha spiegato, sarebbe quello di costruire "un'offerta per i cittadini preoccupati dall'evidenza che nella prossima legislatura, in caso di elezioni, ci sarà un blocco M5s-Pd contrapposto a una destra estremista".