"Si deve avere la forza di fare un governo. Il governo del cambiamento ha fallito. Il secondo fallimento è quello di Capitan Fracassa Salvini: nei sondaggi è evidente che la sua fama di uomo invincibile sta affondando". Lo ha dichiarato Matteo Renzi nella conferenza stampa convocata prima del voto al Senato sulla calendarizzazione dei passaggi parlamentari della crisi di governo, dopo la spaccatura avvenuta ieri in conferenza dei capigruppo.
"L'accordo parlamentare non è un accordicchio"
"Il segretariato del mio partito ha chiesto che ci sia unità e che sia la segreteria a gestire questo passaggio. Credo che siano richieste comprensibili e assolutamente da accogliere", ha aggiunto il senatore del Pd, "dobbiamo essere uniti per fermare la deriva Papeete". "Io penso che se crediamo alla democrazia parlamentare crediamo alla democrazia parlamentare. Siamo in presenza di democrazie illiberali che non governano per una legislatura. Salvini ha in questo Parlamento il 17 per cento. Il Pd con il 19 all'opposizione. Per scelta politica", dice ancora l'ex premier, "io penso che non crescerà il consenso di Salvini, credo che sia in difficoltà. Salvini ha aumentato il consenso nell'anno in cui è andato al governo".
"C'è una Costituzione che dice che si vota ogni 5 anni e che affida al Parlamento il compito di indicare una leadership. Non credo di essere allergico alle urne. Sono allergico all'ignoranza costituzionale", ha proseguito l'ex premier, "il voto è sacro, ma l'accordo parlamentare non è un accordicchio. Quelli che dicono che sarà una finanziaria lacrime e sangue non si rendono conto che ci saranno gli effetti del fisco 2.0 e che porterà miliardi di euro il prossimo anno. C'è lo spazio per arrivare ad altri cinque o sei miliardi. Per questo non credo che ci sarà una manovra lacrime e sangue se ci sarà un governo capace",
"Sono orgoglioso di ciò che ho detto nell'aprile del 2018" quando il Pd ha rifiutato il dialogo con M5s, ha poi rivendicato Renzi, "sia M5s che Lega avevano detto di non voler fare accordi con nessuno". Se il Pd decide di andare alle elezioni? "Vedo che il Pd ha decisamente aperto, c'è una discussione in corso".
"Conte insignificante, Salvini si dimetta"
"Il mio è un appello serio che non si impicca alle formule", ha detto ancora l'ex premier, "siamo di fronte a un fatto clamoroso e nella mia veste di ex presidente del Consiglio trovo che sia un passaggio che non va sottovalutato: è la prima volta nella storia della Repubblica che abbiamo una crisi parlamentare in pieno ferragosto. Di fronte a questo da ex presidente del consiglio ho sentito il bisogno di lanciare un appello che oggi avrà lo spazio per essere accolto. Toccherà ai segretari dei partiti trovare le modalità".
"Le valutazioni sulla presidenza del consiglio spettano al Presidente della Repubblica a cui esprime stima, rispetto e faccio gli auguro di buon lavoro. Io ritengo che la presidenza di Giuseppe Conte sia stata tra le più insignificanti della storia italiana", ha detto ancora Renzi, "quello che io mo aspetto è che si dimetta Salvini, lui è il responsabile di questo pasticcio che si sta verificando".
"Salvini, hai fallito. Vai a casa, prenditi una pausa. A Salvini che dice 'Renzi ha fatto un patto con Grillo' dico: Grillo mi ha insultato. Ma questa è una medaglia che mi appunto sul petto", ha concluso.