"Sarà il Parlamento - ripete allora Di Maio - ad avere la responsabilità di avallare un progetto prevalentemente di trasporto merci, e sottolineo trasporto merci, mentre non esiste ancora l'alta velocità per le persone in moltissime aree del Paese. Sarà il Parlamento a dover decidere se è più importante la tratta Torino-Lione, cioè se è più importante fare un regalo ai francesi e a Macron, piuttosto che realizzare, ad esempio, l'alta velocità verso Matera, capitale europea della cultura, o la Napoli-Bari".
"Nel corso del tempo - rileva - si sono succeduti nove governi, sono passati, ripeto, quasi 30 anni. Non esisteva ancora l'iPhone, non esistevano nemmeno gli smartphone, non esisteva il web come lo conosciamo oggi quando si discuteva della Torino-Lione. Parliamo di un'era oramai remota, eppure qualcuno, adesso, vorrebbe farci credere che la priorità del Paese sia questa. Media, giornali, apparati, tutto il sistema schierato a favore. Non noi. Non il Movimento 5 Stelle. Per noi la Torino-Lione era e resta - sottolinea - un'opera dannosa".
"Ogni volta che ci siamo trovati davanti a un tema ci siamo posti una domanda. E oggi la poniamo a voi. Chiedetevi perché l'Europa ci ha sempre ignorato su tutto, continua a ignorarci su tutto e poi d'improvviso mette sul piatto nuovi investimenti comunitari per la Tav Torino-Lione. Chiedetevi perché se chiediamo flessibilità per costruire scuole, strade, ospedali l'Europa ci sbatte la porta in faccia e poi tira fuori milioni di euro per questo progetto di 30 anni fa. Chiedetevi allora se l'Europa lo fa davvero per l'Italia o se per qualcun altro, visto che parecchi soldi degli italiani andranno ai francesi".