"Per quanto mi riguarda non cambia niente, non batto in ritirata e se qualcuno se lo aspettava rimarrà deluso profondamente. Non servono poltrone per un impegno vero, né mi lascerò trascinare dallo scontro sulla segreteria che non appassiona nessuno se non i notabili. Non ci fermeremo, non passiamo la mano, ma rilanciamo". Lo ha detto il senatore Davide Faraone, incontrando la stampa dopo l'annullamento della sua elezione a segretario del Pd siciliano.
Ha ricordato che il 19 luglio ho riconsegnato la la tessera presa a 17 anni e dopo 27 anni di militanza: "Mentre noi eravamo a ricordare le vittime della strage di via D'Amelio, uccise dalle bombe di mafia alle 16.58, alle 17 la Commissione di garanzia decideva il commissariamento del partito in Sicilia e il defenestramento del segretario. Questa mancanza di sensibilità spaventa". Così, per l'esponente renziano, si va avanti, "si riparte dalla 'Leopolda sicula' che non sarà la quarta edizione, ma la prima di una nuova stagione e chiameremo a raccolta quanti vogliono essere protagonisti dell'alternativa a Salvini e Di Maio e agli scendiletto in salsa sicula, a partire dal presidente della Regione Nello Musumeci".