Governo e Parlamento: tutti i numeri di giugno 2019

Agi-Openpolis
Silvia Lore / NurPhoto 
- Camera dei deputati, Montecitorio

A giugno c’è stata una ripresa dell’attività parlamentare. L’andamento della legislatura è sempre stato ciclico: a un periodo di scarsa attività corrisponde sempre un periodo più intenso. Il mese ha risentito del fatto che a maggio le forze politiche fossero concentrate sulla campagna elettorale per le europee. Il periodo di stallo ha comportato la necessità di approvare rapidamente decreti legge prossimi alla scadenza: lo sblocca cantieri, il dl sul servizio sanitario della regione Calabria e il dl crescita. La necessità di contrarre i tempi per l’approvazione ha avuto due principali conseguenze: un ingolfamento dei lavori del parlamento, tanto che è intervenuto il presidente della camera Roberto Fico, e la necessità, per il governo, di forzare la mano tramite la questione di fiducia, posta alla camera al decreto sblocca cantieri e in entrambi i rami del parlamento sul decreto crescita.

L’andamento nella legislatura

Dopo lo stallo di maggio, dovuto alla campagna elettorale per le elezioni del parlamento europeo, è ripresa l’attività legislativa. Le riunioni del consiglio dei ministri sono state solo 3, come il mese scorso, sotto la media del governo Conte (5). Questo anche perché, con numerosi decreti in scadenza, era necessario prima far approvare i provvedimenti già inoltrati alle camere.

Un’altra ragione che ha contribuito a mettere in pausa l’approvazione di provvedimenti, in particolare dai contenuti economici, è il fatto che l‘Italia rischi di incorrere in una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo. Il rischio sembra al momento congelato, poiché l’Ue si è dichiarata disposta a rinviare la decisione, che doveva essere presa dall’Ecofin il 9 luglio, a ottobre, ma non c’è ancora nulla di sicuro.

Nonostante il rallentamento dell’attività, l’11 giugno il consiglio dei ministri ha approvato il decreto sicurezza bis, già approdato in aula, mentre nella riunione del 26 è stato approvato il decreto cultura.
Per l’esigenza di recuperare il lavoro arretrato, nel mese di giugno le sedute parlamentari sono state 28, 17 alla camera e 11 al senato, 9 in più rispetto al mese scorso. Nel corso di queste sedute sono state approvate 5 leggi, oltre la media del governo, pari a meno di 4 leggi al mese.

5 leggi approvate nel mese di giugno

Numero di leggi approvate da inizio legislatura, mese per mese

DESCRIZIONE
Nella XVIII legislatura sono state approvate in tutto 52 leggi, 51 sotto il governo Conte.

DA SAPERE
Per ogni mese viene riportato il numero di testi che hanno completato l’iter parlamentare.

Nello specifico, si è trattato di una legge di iniziativa parlamentare (Dichiarazione di monumento nazionale del ponte sul Brenta) e di 4 leggi di iniziativa governativa:

Come più volte avvenuto dall'inizio di questa legislatura, si tratta soprattutto di decreti del governo, il che segnala la mancanza di incisività del parlamento.

La maggior parte delle leggi approvate sono decreti e ratifiche dei trattati

Oltre il 40% dei decreti ha necessitato di almeno un voto di fiducia

Il confronto con i governi precedenti

Il governo Conte approva più di un decreto legge al mese

“Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere [...]Art. 77, secondo comma - Costituzione repubblica italiana

Dalla XIII, l’attuale è la legislatura con la percentuale più alta di decreti

I progetti di legge dei parlamentari non vengono discussi

Gli equilibri della maggioranza

Dall’insediamento il governo non ha più ottenuto lo stesso consenso sui voti di fiducia

Il governo al senato ha un margine di 5 voti

I numeri per la maggioranza sono ben saldi, in giunta per le elezioni al senato stiamo per dare l’ok all’ingresso di due nuovi senatori: il seggio del MoVimento in Sicilia mai assegnatoci e il seggio della Lega in Emilia Romagna a seguito della vittoria di un ricorso.Luigi Di Maio, vicepresidente del consiglio e ministro del lavoro e dello sviluppo economico

Il focus: il comportamento delle opposizioni

In più della metà dei voti chiave non viene raggiunta la soglia di maggioranza assoluta

Vai all'articolo…