"Nel tentativo di nascondere l'evidenza, ieri qualcuno è arrivato ad attaccare direttamente i propri colleghi di governo inciampando, nuovamente, in una gaffe dietro l'altra". Lo scrive il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano (M5s), sulla sua pagina Facebook, commentando le ultime notizie sui migranti.
Scrive Di Stefano: "Si è chiesto l'intervento della Marina in acque italiane, ma è la Guardia di Finanza a svolgere le funzioni di polizia del mare. Dunque il Ministero dell'Economia, non la Difesa. Ci si è lamentati di non aver ricevuto alcun sostegno, ma è stato il Viminale a rifiutare la proposta della Difesa di trasbordare i migranti a Malta e su questo ci aspettiamo delle spiegazioni. Vedete - prosegue l'esponente M5s -, il problema è sempre lo stesso: se vuoi fare tutto da solo e non passi mai la palla, se tieni lo sguardo fisso a terra senza accorgerti mai dei tuoi compagni, in porta non ci arrivi mai. Se ti senti Maradona e poi giochi come un Higuain fuori forma è un serio problema, perché di mezzo c'è il Paese. Non si può dire che è sempre colpa degli altri".
"Nelle ultime 48 ore abbiamo assistito alla fiera dell'ipocrisia. Tutto il mondo concentrato sui 54 migranti della Mediterranea, mentre nella notte ne erano già sbarcati più di 70 a Lampedusa con piccole imbarcazioni. Di fronte a un'emergenza tale le parole non bastano e i nodi vengono tutti al pettine. Ci si aspetterebbe dai colleghi di governo, soprattutto, un po' di rispetto. E invece per qualcuno l'orgoglio sembra essere più forte di qualsiasi altra cosa. Più forte della verità stessa", prosegue Di Stefano.
"Si è cominciato con la missione europea Sophia, ricordate? Qualcuno diceva che andava chiusa perché costituiva un incentivo agli sbarchi", ma "siamo arrivati all'estate, la missione Sophia non c'è più e gli sbarchi, però, stanno aumentando". Poi "il Viminale era uscito con una nota in cui chiedeva chiarimenti circa la posizione di una nave della Marina Militare nei pressi delle coste libiche. La linea degli Interni era che quella nave avrebbe incentivato ulteriori partenze verso l'Italia. Tralasciando la gaffe, piuttosto grande, visto che quella nave si trovava in quell'area per proteggere i nostri militari in Libia, la sostanza non cambiava: nessuna nave in mare, per il Viminale. D'accordo. Il risultato quale è stato? Gli sbarchi sono aumentati e stanno aumentando".
Per Di Stefano "la sicurezza delle nostre coste non è uno scherzo. Non sono le interviste o le comparsate in TV a risolvere l'emergenza. Serve giocare da squadra, serve fare le cose". L'esponente M5s cita "il nostro emendamento al decreto Sicurezza che permette la confisca immediata dell'imbarcazione a chi entra nelle nostre acque violando la legge, prima non era previsto".
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"Forse c'è qualcuno che finge di combattere un problema ma in fondo vuole che tutto resti com'è perché gli porta consenso?", chiede il sottosegretario. "Svegliatevi!", invita Di Stefano, il M5s "ha una linea chiara sui migranti, ribadita in più di una occasione: stop arrivi in Italia fin quando non si rivede il regolamento di Dublino e il principio di chi prima accoglie poi gestisce; un piano Marshall per l'Africa per evitare le partenze. Investimenti, relazioni internazionali, formazione di imprenditori; sanzioni a chi non accetta le quote di migranti in Europa; tutto il resto, se non supportato da proposte concrete, sono solo chiacchiere se non addirittura strumentalizzazioni a fini elettorali".
Secca, ma altrettanto frontale, la risposta della Lega: "Di Stefano è ignorante, si trasferisca in Venezuela e lasci perdere l'Italia, che è un Paese serio. P.S. Gli sbarchi sonno calati dell'85%, ignorante!". La dichiarazione arriva all'Agi da fonti interne al partito di via Bellerio.
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