"Estremisti del buonsenso". Matteo Salvini ricorre a un ossimoro per descrivere la piazza di Milano, dove, per la prima volta, è riuscito a raccogliere i 'sovranisti' europei.
Siamo la piazza del "sorriso" e della "speranza", ha sostenuto il segretario leghista, "non dell'ultradestra", qui "non ci sono razzisti o fascisti. Gli estremisti sono quelli che hanno rovinato l'Europa per vent'anni nel nome della povertà e della precarietà", ovvero l'asse Popolari-Socialisti europei.
Chi sfila con Matteo
Ed è proprio per la battaglia contro quest'asse, a difesa di un'idea di Europa con al centro le nazioni, che si schiera 'l'Internazionale sovranista' che ha sfilato in piazza Duomo insieme alla Lega: dalla francese Marine Le Pen, al tedesco di AfD Jeorg Meuthen all'olandese Geert Wilders, tutti a tessere le lodi del ministro italiano per quanto fatto nel contrasto all'immigrazione illegale.
Tutti gli interventi delle dieci delegazioni presenti si sono concentrati contro l'attuale 'cabina di comando' europea, contro il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, e contro i due 'dominus' Angela Merkel e Emmanuel Macron (largamente fischiati dalla piazza, mentre qualche fischio si è levato quando Salvini ha citato Papa Francesco sul tema accoglienza dei migranti). Questo è il "momento in cui daremo a tutta Europa il segnale della resistenza, giustizia e riconquista", ha promesso Le Pen.
"Potremmo essere maggioranza al Parlamento europeo lasciando a casa la sinistra dopo anni", ha auspicato Salvini. "E' vero che siamo Davide contro Golia ma la storia insegna che a volte i piccoli motivati sconfiggono i poteri forti".
Non la pensa così il collega di governo Luigi Di Maio. "Bisogna essere preoccupati delle ultradestre europee", ha scandito il vice premier M5s rispondendo a chi gli chiedeva della manifestazione leghista.
Pronta la replica di Salvini: "Ma l'avete vista la piazza? C'erano mamme, papà, disabili. Non ho visto ultrà. Siamo estremisti del buon senso questo si'".
Si srotola un lenzuolo e compare Zorro
In una piazza Duomo non completamente piena anche per via della pioggia battente durante la parte centrale del comizio, è apparso a un certo punto uno striscione, srotolato da un terrazzo della parte della Galleria Vittorio Emanuele II che si affaccia sulla piazza.
'Restiamo umani', recitava il lungo lenzuolo, che è saltato subito agli occhi della piazza. Dopo poco è apparso sulla terrazza un uomo vestito da Zorro, a fare ironia anti-Salvini (la citazione è riferita al libro intervista di Chiara Giannini, edito da Altaforte, vicina a CasaPound, in cui la giornalista racconta che Salvini ha subito in passato angherie, come quella volta in cui all'asilo gli rubarono il pupazzetto di Zorro).
Lo striscione è stato rimosso, senza che il ministro dell'Interno se ne accorgesse (almeno stando a quanto da lui riferito ai cronisti). "Viva Zorro", ha detto Salvini, "le cose ironiche e scherzose mi piacciono, non mi piacciono le minacce di morte".
Cameo annunciato la presenza dell'ex ministro Carlo Calenda che ha deciso di andare in piazza Duomo, dopo la pubblicità dei leghisti in cui la sua immagine è stata usata come testimonial negativo sotto lo slogan 'Lui non ci sarà''.
Per il resto, nel comizio, formalmente chiusura della campagna elettorale per le europee, Salvini è stato netto nell'assicurare che se la Lega sarà il "primo partito in Italia e in Europa", lui "non mollerà" sul progetto di estendere "a tutti" la flat tax al 15 per cento e nel contrasto all'immigrazione clandestina.
Il governo ha fatto tante "cose buone" e "tante altre ne farà, perché la Lega è garanzia di lealtà e stabilità", ha assicurato parlando della tenuta dell'esecutivo con i 5 stelle.
Salvini ha aperto il comizio con i sindaci "eroi' della Lega che avevano guidato il corteo dai bastioni di Porta Venezia dietro lo striscione 'Salvini ministro dei sindaci'.
Sul palco anche i governatori del partito, ai quali ha fatto un tributo; in particolar modo al lombardo Attilio Fontana, definito "amico e fratello".
"Noi lotteremo fino alla fine: non ci faremo spaventare da niente", ha detto Fontana, indagato per abuso d'ufficio dalla Procura di Milano. Oltre alle già sentite citazioni di Oriana Fallaci e di pontefici vari, il segretario leghista ha citato Winston Churcill e due volte Alcide De Gasperi.
New entry nel Pantheon del 'capitano' il cardinale guineano Robert Sarah, Galileo, Leonardo, Giovanni Falcone.
Chiusura con evocazione, uno per uno, di tutti i santi patroni dell'Europa, bacio al rosario e affidamento "al cuore immacolato di Maria" che "porterà la Lega alla vittoria".