Matteo Salvini chiude formalmente la campagna elettorale della Lega, ultimo sabato disponibile prima del weekend di silenzio per il voto europeo di domenica 26. In piazza Duomo, a Milano, il leader della Lega raccoglie i sovranisti europei: undici delegazioni estere, guidate dalla francese Marine Le Pen, i partiti già membri del gruppo Enf in Europarlamento e le 'new entry' che hanno aderito al suo progetto.
Per la prima volta, noi populisti "abbiamo una chance", sostiene Salvini, in un'intervista all'Agi, vedremo i "numeri dopo il 27". Il capo di via Bellerio esclude a priori ogni collaborazione post elettorale a Strasburgo con gli alleati al governo del Movimento 5 stelle, colpevoli a suo giudizio di aver "votato spessissimo con la sinistra" in materia di immigrazione.
Sul governo italiano, Salvini è netto nel criticare una misura di bandiera degli alleati, il reddito di cittadinanza, sostenendo che, dalle rinunce, "è evidente che qualcosa non va", e tira dritto nella difesa dei 'suoi uominì, definendo "folle" la richiesta presentata con anticipo da Luigi Di Maio di dimissioni di Edoardo Rixi in caso di condanna per peculato e confermando che non ha alcuna intenzione di espellere dalla Lega il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, ai domiciliari per corruzione elettorale.
Che foto di gruppo si aspetta dal palco a Milano, la manifestazione 'Prima l'Italia. Verso l'Europa del buonsensò?
"E' la piazza della speranza, siamo riusciti a riunire undici delegazioni estere e altre manderanno messaggi. Sicuramente qualcuno a Bruxelles è preoccupato. Diciamo che non siamo mai stati uniti così. Per la prima volta abbiamo la possibilità di creare un'alternativa all'Europa. Per la prima volta nella storia dell'Europa ce la giochiamo, possiamo puntare a smontare l'accordo sinistra-democristiani. È la prima volta che c'è una alternativa, in Italia, in Francia Germania, in Austria a altrove. I numeri li contiamo il 27".
Questo può portare benefici anche all'Italia?
"Assolutamente sì, l'asse popolari e socialisti ha affamato l'Europa con le sue politiche sul lavoro. Ed è sempre stato l'asse Parigi-Berlino a sostenerlo, lo abbiamo visto".
Avete avviato contatti con il britannico Nigel Farage?
"Ho letto le interviste di Farage in cui parla bene di noi e lo ringrazio. Conto dal 27 maggio si possa avviare una collaborazione".
Anche coi 5 stelle che sono nel gruppo con l'Ukip?
"Assolutamente no. Proprio ieri, mi sono riguardato molti voti sul tema immigrazione, a Strasburgo. E i 5 stelle hanno votato spessissimo con la sinistra".
Veramente teme che questa assonanza in Europa traslochi a Roma e vi sia la possibilità di "accoppiamenti" tra Pd e M5s come ha denunciato nei giorni scorsi?
"Spero di no. Però alcuni 'no' dei 5 stelle mi hanno stupito. Da ultimo sul decreto sicurezza bis. Io lo porto in Consiglio dei ministri lunedì, se ci sono proposte migliorative sono disponibilissimo come successo per il primo decreto sicurezza, che abbiamo cambiato rispetto alla versione originale. Se qualcuno ha suggerimenti aggiuntivi positivi, sono pronto ad accoglierli. Non accetterei un rinvio del provvedimento a dopo il voto per motivi elettorali. Ieri sono stato a Napoli. E un decreto per portare più sicurezza a Napoli non può aspettare".
La litigiosità interna al governo ha toccato livelli altissimi durante questa campagna scemerà dopo il voto europeo?
"Speriamo tornino toni civili dalla settimana prossima. L'intervista di Beppe Grillo che mi vuole 'mandare a calci' a lavorare uno non se l'aspetta da un alleato, visti i risultati sulla sicurezza e sull'immigrazione".
Il M5s chiede che la Lega espelli il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus ai domiciliari per corruzione elettorale, e Luigi Di Maio ha già detto che pretende le dimissioni del sottosegretario leghista Edoardo Rixi, se condannato per peculato.
"Questo è irrispettoso nei confronti del lavoro dei giudici. Non faccio il giudice: spero che facciano in fretta non commento le indagini e le inchieste. è folle chiedere le dimissioni in anticipo".
Espellerà Fratus come chiede il M5s?
"Io aspetto di sapere chi è colpevole. E in questi ultimi otto giorni di campagna elettorale mi occupo di immigrazione e di Europa".
Gli alleati di governo sono scesi in campo anche in difesa dell'insegnante sospesa a Palermo per il video realizzato dai suoi studenti in cui la legge su sicurezza e immigrazione viene accostata alle leggi razziali.
"Non ne so assolutamente niente, ho letto la vicenda sui giornali. Ma vi pare normale parlare di morti, regimi, stragi, e olocausti mettendoci di fianco la mia faccia? A me non pare normale, è disgustoso. Ma non sono un dirigente scolastico. Non mi occupo di striscioni sui balconi o di temi scolastici".
Come commenta le notizie di stampa in merito ai casi di rinuncia al reddito di cittadinanza?
"Chiedete a Di Maio, forse hanno sbagliato i conti. Su 'quota 100' seguo giorno per giorno l'evolversi e sono molto soddisfatto perché riesce ad abbracciare una platea vasta. Sul reddito mi sembra evidente che c'è qualcosa che non va, avranno sbagliato i conti".