A Jakarta incantò il presidente Widodo e i ministri, indossando già alla cena di Stato l’abito di seta tradizionale che le era stato donato al suo arrivo dalla presidenza indonesiana. In Etiopia, Camerun e Giordania ha voluto vedere con i suoi occhi il dramma dei campi profughi, poche settimane fa ha conquistato la moglie del presidente cinese Peng Liyuan, facendole da guida al Quirinale. Laura Mattarella non vuole apparire, ha fatto del silenzio la sua cifra, ma è sempre presente accanto al padre da quando fu eletto presidente della Repubblica il 31 gennaio di quattro anni fa.
Riservata, schiva, ma sempre sorridente, la figlia di Sergio Mattarella accompagna il padre in tutte le cerimonie in cui è richiesto dal protocollo. Tra i capi di Stato, infatti, vige la regola che se un presidente è accompagnato dalla moglie, chi lo riceve deve essere a sua volta accompagnato; ma il nostro Capo dello Stato è vedovo e, come due suoi predecessori, Giuseppe Saragat e Oscar Luigi Scalfaro, nelle cerimonie e nei viaggi di Stato ha al suo fianco la figlia.
Avvocato, sposata e madre di tre figli adolescenti, Laura Mattarella ha deciso di aiutare il padre, cui è profondamente legata, con una presenza elegante ma discreta. “Mi piace stare con mio padre, spero di essergli utile”, ha detto nell’unica intervista concessa finora in quattro anni. Mai una dichiarazione, mai un gesto fuori posto, ha sostenuto con eleganza anche il confronto con Rania di Giordania, regina glamour, indossando un completo gonna grigio scuro accanto alla moglie del re in total white.
“Spero che quello che faccio io, che è veramente poco, serva ad attirare l’attenzione di tanti su quello che riescono a fare qui persone come padre Sergio Ianellesi”, che si occupa di ragazzi disabili a Yaoundè, ha detto nell’unica intervista rilasciata a ‘Chi’ durante la visita del Presidente della Repubblica in Camerun.
“Prima di essere eletto presidente cenava a casa nostra tutte le sere” e “resta un nonno affettuosissimo”, ha detto allora del padre. Poi il silenzio, ma la sua figura esile si nota sempre nelle foto quando Mattarella riceve o visita i capi di Stato stranieri.
La delegazione cinese, ricevuta al Quirinale il 23 marzo scorso, ha fatto sapere di apprezzare molto la presenza di Laura alla cena e al concerto offerto al presidente Xi Jinping e a sua moglie. “Ammiriamo la riservatezza della figlia del presidente”, hanno fatto sapere agli ospiti italiani. Anche nelle occasioni più sfarzose, dalla cena del G7 a Taormina all’inaugurazione del Festival del cinema di Venezia, un sorriso e colori sobri sono stati il suo tratto distintivo.
Grigio, azzurro polvere, beige, sono le sfumature che predilige. Solo un vestito ha attirato l’attenzione dei fotografi di moda: l’abito blu, lungo, di Gattinoni, indossato alla cena di gala ospite dei reali di Svezia e ‘riciclato’ pochi giorni dopo alla prima della Scala. Un tocco di parsimonia che non è sfuggito agli osservatori di gossip e che l’ha fatta sembrare ancora più vicina alla normalità di tante donne che non cambiano l’abito a ogni occasione.
Una normalità che si percepisce anche durante i lunghi viaggi di lavoro del padre, quando, durante le pause dall’ufficialità, Laura Mattarella si attacca al telefono per informarsi della giornata scolastica dei figli, dei loro compiti e dei loro impegni. ”Seguo molto i miei figli, da sempre”, ha detto nell’intervista, ricordando che anche il padre ama stare con i ragazzi e i giovani: “Non dimentichiamo che è un professore universitario”, ha fatto notare.
Insomma, nonostante i viaggi e qualche impegno ben diverso dalla vita quotidiana degli italiani, la famiglia Mattarella cerca di ritagliarsi una vita il più possibile normale, con lo sport guardato in tv e allo stadio, i compiti al pomeriggio e nel week end e le vacanze in montagna. E dietro a questa normalità, accanto all’indole del Presidente, c’è anche molto del carattere della figlia Laura.