Matteo Salvini vuol fare dei sovranisti il "primo gruppo" del nuovo Parlamento europeo. Il capo leghista lancia la sfida dalla sua città, Milano, dove chiuderà la campagna elettorale il 18 maggio con una "grande festa" insieme ai rappresentanti di tutte le forze politiche che riuscirà a unire attorno a sé. Al suo fianco ci saranno gli alleati dell'Europa delle nazioni e della libertà (Enf), tra cui il Rassemblement national di Marine Le Pen, oltre ai nuovi compagni di viaggio presentati a Milano: i tedeschi di Alternative fur Deutschland, i Veri finlandesi e il partito popolare danese.
Salvini si prepara a interpretare un ruolo da leader nella prossima sfida verso il voto del 26 maggio, confermando la sua candidatura come capolista in tutte le cinque circoscrizioni italiane. Leader al quale le altre formazioni dell'Enf - sostiene - hanno affidato il compito di "allargare la famiglia" (oggi divisa in tre gruppi a Strasburgo). Nel presentare il suo progetto, il vice premier leghista assicura che il voto europeo non avrà ripercussioni negative sulla tenuta del governo di cui fa parte.
Anche se le bordate ai 5 stelle non mancano. Salvini sembra non aver gradito le puntualizzazioni contenute nella lettera inviata al Corriere della sera in cui Luigi Di Maio lamenta "scortesie" nei confronti dei ministri M5s. "Io non commento quello che fanno gli alleati", premette il leghista. Il quale poi subito dopo attacca, con riferimento all'incontro i rappresentanti dei gilet gialli: "Io non commento neanche quando il mio amico e collega vice premier va a Parigi a trovare qualcuno che mette in difficoltà il governo italiano". Tra i due vice premier prosegue poi il duello sulla flat tax.
Con il capo politico degli stellati che chiede non sia solo a vantaggio dei "ricchi" ma abbia una progressività. Mentre l'altro vice premier insiste affinché sia una misura di cui dare conto nel Def (che va presentato entro il 10). E 'stoppa' l'alleato sostenendo che la caratterista della flat tax è che sia "unica, piatta, uguale, non esiste progressività".
"Il dibattito su fascisti e comunisti lasciamolo agli storici"
Anche sulle alleanze in Europa, Salvini replica, irritato, a Di Maio che nei giorni scorsi lo aveva accusato di andare a braccetto con color che negano l'Olocausto. Il riferimento è ai tedeschi di AfD, il cui portavoce federale Jorg Meuthen siede proprio di fianco a Salvini in conferenza stampa a Milano. "Qui, al tavolo, non ci sono nostalgici, estremisti e reduci. Gli unici nostalgici sono al potere a Bruxelles oggi", scandisce il leader della Lega, dicendo di trovare "stanco" il "dibattito fascisti-comunisti". "Non ci appassiona lo lasciamo agli storici", aggiunge. "Noi stiamo preparando una nuova Europa un progetto grande. Con tutto il rispetto per le sensibilità altrui, le polemiche locali ci interessano poco", risponde a chi insiste a chiedergli delle critiche espressa da Di Maio.
Puntiamo ad "allargarci" e ad andare al "governo in Europa", insiste Salvini, nella conferenza 'Verso l'Europa del buonsenso'. "Facciamo parte di famiglie politiche diverse", afferma presentando gli ospiti di AfD, Veri finlandesi e Partito popolare danese. "Io ho l'onore di rappresentare tutti i partiti politici storicamente alleati con la Lega", ha proseguito. "La notizia è che stiamo allargando la comunità, la famiglia. Stiamo lavorando per un nuovo sogno europeo", aggiunge, sostenendo che oggi "per molti popoli l'Ue rappresenta un incubo". Ci allarghiamo, spiega, aprendo a "movimenti alternativi a chi ha governato per decenni, è una alleanza che guarda al futuro".
Questa famiglia da oggi punta ad allargarsi. "Abbiamo differenze" ma tutti "ci fondiamo sulle identità". "Son ben contento che siano arrivati amici da altri Paesi qui a Milano. Se ne aggiungeranno altri. Il nostro obiettivo è essere finalmente forza di governo e di cambiamento", garantisce. "Il nostro obiettivo è diventare il primo gruppo nel prossimo Parlamento europeo. Non facciamo le cose per perdere e partecipare nostro obiettivo è vincere e cambiare le regole in Europa".A chi gli chiede se l'alleanza produrrà uno Spitzenkandidat, ovvero un candidato alla presidenza della commissione Ue, Salvini risponde:
"Noi stiamo costruendo il progetto . Ad oggi non ci sono ambizioni personali, poi ne parleremo con gli amici attorno al tavolo. Stiamo preparando un piano per l'Europa per i prossimi 50 anni e sono onorato che questo parta dall'Italia".
L'idea di Europa cui dice di ispirarsi Salvini è quella alla base del Trattato di Maastricht, il "sogno europeo" di cui parlava Papa Giovanni Paolo II quando sosteneva che il Vecchio continente ha un senso se "riconosce le identità", rammenta il capo della Lega. è una Unione europea in cui "non va solo sospeso ma cancellato il percorso" di avvicinamento della Turchia. E in cui il rischio numero uno è "l'estremismo islamico".
Per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori, Salvini ribadisce che, a suo avviso, "l'obiettivo non è redistribuire i clandestini arrivati in Europa". "L'obiettivo è proteggere i confini e sconfiggere il business del traffico di essere umani. Io non lavoro per in Europa lavoreremo e lavoreremo per proteggere le frontiere e stroncare il traffico di esseri umani", chiarisce.