Matteo Salvini ha respinto l'accusa di essere un "irresponsabile" rivoltagli da Luigi Di Maio ma ha ribadito che sulla Tav non mollerà e assicurato che il governo deve andare avanti. "Io irresponsabile?", si è chisto il vicepremier leghista intervenendo a Rtl 102,3, "no, sono coerente e poi Luigi parlava ai suoi. Comunque non mi scandalizzo, ho sempre lavorato per riavvicinare le posizioni, devono partire i bandi per la Tav, a me interessa quello". Salvini ha negato che si possa arrivare a una crisi sulla Tav: "Sono contento di quello che il governo ha fatto in questi nove mesi, Il governo andrà avanti: c'è la riforma della scuola, della giustizia, l'autonomia, l'abbassamento delle tasse per i dipendenti, delle accise".
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L'Alta velocità, ha poi sottolineato Salvini, "la vuole la maggior parte degli italiani. Dobbiamo essere collegati con la Francia e con il resto dell'Europa". "Abbiamo speso dei soldi degli italiani per scavare un pezzo di tunnel - ha continuato - e rimarrò convinto finché campo che i soldi che ci rimangono è meglio usarli per finire il tunnel piuttosto che spenderli per riempire il buco che è stato fatto".
"Ringrazio per la stima" Berlusconi "ma mi piace fare quello che sto facendo: penso, stando ai numeri e all'affetto degli italiani, di farlo bene quindi non ho ambizioni personali e comunque la parola data viene prima di qualunque sondaggio. Questo è il governo che andrà avanti" ha aggiunto il ministro dell'Interno a Rtl riguardo l'endorsement di Silvio Berlusconi, Il vicepremier ha ribadito le tante cose da fare "riforma della scuola, della giustizia, autonomia, abbassamento delle tasse ai lavoratori dipendenti, taglio delle accise... Non faremo tutto in un quarto d'ora, non abbiamo la bacchetta magica ma abbiamo le idee chiare".
La Tav va fatta: i bandi siano autorizzati e c'è tutto il tempo per discutere e approfondire ha detto il presidente della Commissione intergovernativa italo-francese della Torino-Lione Louis Besson, secondo cui l'analisi costi benefici fatta dai consulenti del Mit non è attendibile: "Non credo - ha detto a Radio anch'io - che questi studi siano attendibili al 100% perché altri dicevano esattamente il contrario: lo studio considera come costo il fatto che ci sarebbe stato meno traffico sulla rotta, è un controsenso; Italia e Francia sono firmatarie di un impegno sulla rotta ferroviaria e va calcolato come beneficio e non come costo. C'è un grande vizio nello studio". Secondo Besson, "un'apertura a una discussione deve avere luogo il prima possibile ma tenendo conto di disposizioni fondamentali: la Tav bisogna farla assolutamente, con entusiasmo perché è una risposta per il futuro di Italia e Francia in Europa".
La Tav è fondamentale e senza dubbio i bandi devono partire, ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a 'Radio anch'io'. "Ritengo che questa opera sia fondamentale per lo sviluppo della mia regione e di tutto il territorio: è una delle opere attraverso cui si può riprendere uno sviluppo importante. Quindi credo non non ci si possa e non ci si debba fermare". "I bandi devono partire - ha sottolineato - perché comunque c'è sempre la possibilità, male che vada, di ritirarli: devono partire, non ci sono dubbi".
Quanto all'analisi costi benefici, Fontana ha fatto notare che queste "sono valutazioni assolutamente poco sostenibili" ed ha citato l'esempio della Milano-Napoli e dell'autostrada Brescia-Milano che era sembrata un flop ed ora considerata un grande successo. "Non possono essere considerate oggettivamente delle prove - ha aggiunto - sono previsioni piu' o meno credibili". Infine, quanto al governo, Fontana ha osservato che "si scontrano due modi di vedere il futuro, due modi di sviluppare la nostra società: se queste diverse concezioni si riescono a sintetizzare va bene altrimenti bisogna fare qualche valutazione".