In Sardegna non si ricorda una concentrazione di leader politici, premier e vicepremier come quella straordinaria della campagna elettorale che si chiude oggi. Domenica si vota per le regionali e mai l'isola aveva ricevuto così tanta attenzione come nelle ultime due settimane, segno della connotazione nazionale attribuita alla consultazione, finita sotto i riflettori anche per la concomitante protesta dei pastori per il prezzo del latte ovino. I piu' presenti in assoluto, segno di quanto tengano a sottrarre la Sardegna al centrosinistra anche in vista delle elezioni europee di fine maggio, sono stati il segretario leghista, Matteo Salvini, e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in Costa Smeralda ha Villa Certosa, ieri riuniti a Cagliari assieme alla presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, per tirare la volata al candidato di centrodestra Christian Solinas.
"Manca solo Godzilla"
Per il rivale del centrosinistra, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda candidato al posto del governatore uscente Francesco Pigliaru, gli assist sono arrivati dal collega di Parma Federico Pizzarotti, dall'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dal candidato alla segreteria del Pd Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. Per i suoi sostenitori il giudizio è unanime: "Zedda è il candidato migliore per governare la Sardegna". E Lui, nella sua campagna elettorale solitaria, scherza sui big giunti in massa nell'isola: "Qui sono arrivati tutti, manca solo Godzilla".
Così il sindaco di Cagliari è diventato bersaglio degli attacchi del ricompattato centrodestra, deciso a soffocare sul nascere quello che potrebbe rappresentare un punto di riferimento per un'eventuale riscossa del centrosinistra. "Questa piazza mi dà l'energia per andare avanti come una ruspa", ha detto Salvini giovedì davanti ai simpatizzanti radunati a Cagliari in piazza del Carmine, dopo quasi una settimana trascorsa in giro per la Sardegna, dove sente la vittoria in tasca e gongola perché comunque riuscirà per la prima volta a far eleggere consiglieri regionali leghisti.
Per la Lega c'era anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti: "Interpretiamo il consenso dato alla Lega come una spinta alle ragioni della Lega in questo governo", ha precisato a Cagliari. In Sardegna anche il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, per la protesta dei pastori sul prezzo del latte. L'esponente leghista ha auspicato che gli allevatori non facciano salire la tensione in occasione del voto.
"Ai sardi dico di aprire gli occhi", ha ammonito Berlusconi, invitandoli a guardare "a cosa ci stanno portando i governi in cui la parte economica è tutta nelle mani dei 5 stelle in Italia". Sul M5S spara anche Meloni: "Solinas conta su di noi, siamo alleati leali e presenti: non avrai con noi i problemi che ha avuto qualcun altro al governo", ha detto la leader FdI al candidato presidente. "Se dovessero processarti, perché hai fatto il tuo lavoro, noi ti sosterremo senza fare consultazioni on line".
Per Solinas in campo anche il coordinatore FdI Guido Crosetto: "Il segnale importante che Fratelli d'Italia cerca qua", ha detto a Cagliari, è quello di un rafforzamento all'interno del centrodestra al progetto di Giorgia Meloni, che è quello di fare la seconda 'gamba' del centrodestra".
Nel M5s c'è già chi mette le mani avanti
Il M5S ha fatto quadrato attorno al candidato presidente Francesco Desogus, con le visite del premier Giuseppe Conte e di quattro ministri. Stasera sarà il vicepremier Luigi Di Maio a chiudere la campagna elettorale con un incontro pubblico a Cagliari. "La protesta e le istanze dei pastori sardi non possono rimanere inascoltate", ha assicurato il premier arrivato a Cagliari per proporre un nuovo piano di sviluppo con gli enti locali del Sud Sardegna. "Tutto il governo è impegnato per la Sardegna", ha garantito il ministro della Salute, Giulia Grillo.
"Il governo sta lavorando per sciogliere i nodi che bloccano la nuova strada Sassari-Olbia", ha promesso la ministra per il Sud, Barbara Lezzi. "Sono qui per controllare i cantieri di Anas e della rete ferroviaria Italia", ha spiegato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli durante la sua visita nel nord dell'isola. "Non fare nulla per bloccare lo spopolamento di un territorio così importante come quello sardo è un delitto".
L'esito delle elezioni in Sardegna non preoccupa il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, che tenta di ricondurlo a una dimensione locale. "Il voto regionale è un voto che deve calzare a pennello su quelle che sono le esigenze e le agende tipiche di una Regione", ha detto, durante una tappa all'aeroporto di Cagliari.