La votazione su Rousseau è cominciata con un'ora di ritardo e si concluderà alle 21.30, un'ora e mezza dopo l'orario di chiusura previsto. Problemi tecnici imputabili all'"assalto al voto" dei 100 mila iscritti alla piattaforma, spiegano all'AGI fonti del M5s, che però parlano di "normali tempi tecnici" della piattaforma.
Gli iscritti, chiamati ad esprimersi sull'autorizzazione a procedere chiesta dalla procura di Catania nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro aggravato nella vicenda della nave Diciotti, hanno avuto difficoltà per qualche ora, prima che le operazioni riprendessero e la piattaforma tornasse pienamente funzionante durante le prime ore del pomeriggio.
Nella notte un tweet dell'hacker che negli ultimi 18 mesi ha dato filo da torcere all'Associazione Rousseau, pubblicando database, dati degli iscritti e donazioni, ha fatto pensare a molti che in corso ci fosse un nuovo attacco hacker. Che i rallentamenti e i problemi fossero imputabili a lui.
Ma in mattinata nuovi tweet di Rogue_0, questo il nome il suo nome su Twitter, hanno però chiarito che l'hacker nei suoi messaggi si stava prendendo gioco del ritardo delle votazioni, dell'accessibilità limitata al sito, ma che non era in corso alcun suo 'intervento' malevolo. E in parte sembra prendersi gioco anche di chi lo ha creduto.
In effetti è andata così. I rallentamenti delle operazioni di voto sono del tutto simili a quelli che si sono avuti durante le primarie di settembre 2017 o le palamentarie di gennaio 2018. Ogni volta che arriva una votazione importante, che potenzialmente può interessare tutti o gran parte degli iscritti, la piattaforma è vittima di rallentamenti per il numero di accessi simultanei alle operazioni di voto.
Ed è forse l'unico dato da considerare visto che i 5 stelle ipotizzano che si possa estendere la modalità di voto elettronico al sistema elettorale della Repubblica (c'è un tavolo tecnico annunciato lo scorso ottobre per studiare sistemi di voto online per le elezioni nazionali basati su tecnologia blockchain, anche se ovviamente non avverrà tramite Rousseau). Una modalità di voto che lascia perplessi quasi tutti gli esperti del settore, molti dei quali fortemente critici sulla sua utilità.
Ad oggi però, al netto dei rallentamenti e delle difficoltà di accesso al sito e di votazione, non risultano esiti consultivi su Rousseau violati da hacker malevoli. E se Rogue, che rimane un'incognita, dovesse in effetti deludere chi lo immagina dentro i server dell'Associazione Rousseau, forse l'operazione di messa in sicurezza del sistema annunciata lo scorso anno da Davide Casaleggio potrebbe aver raggiunto l'obiettivo di pulizia dalle presenze malevole.
Un altro capitolo invece riguarda la modifica del quesito su cui è stato chiamato a votare il popolo dei 5 stelle. La sostanza del quesito non è stata modificata: si deve scegliere il 'no' se si vuole autorizzare la magistratura a procedere nei confronti di Salvini, si deve optare invece per il 'sì' se si vuole 'salvare' il titolare del Viminale.
La modifica apportata oggi, prima dell'avvio delle votazioni, ha creato ulteriori dubbi sulla 'democrazia diretta della piattaforma' e consiste nell'aggiunta di un inciso, e precisamente: quanto accaduto lo scorso agosto, con il divieto di sbarco per alcuni giorni nei confronti dei 137 migranti a bordo della nave Diciotti, "è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato" o, al contrario, "non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato". Anche l'elaborazione dei quesiti è un tema ampiamente discusso in queste ore da chi commenta il voto su Rousseau. Ma riguarda valutazioni politiche più che aspetti tecnici.