Cosa ha scritto Sergio Mattarella al Papa nella Giornata mondiale della Pace

 Papa Francesco e Sergio Mattarella (Afp)
Papa Francesco e Sergio Mattarella
"La buona politica, quella che incoraggia il dialogo, stimola la partecipazione dei giovani e valorizza il contributo di ciascun membro della società è l'orizzonte ideale in cui si situa l'agire concreto del buon governante. Egli è veramente - secondo la suggestiva immagine evocata da Vostra Santità - un uomo "beato" quando, con onestà nelle intenzioni, capacità di ascolto, coraggio nella genuina ricerca del bene comune si fa protagonista di un'azione pubblica rivolta alla giustizia, all'equità, al rispetto di sé e dell'altro, alla costruzione della pace"."Così intesa la politica diventa una sfida permanente di servizio che può anche richiedere decisioni ardue, scelte impopolari, capacità di sacrificio e rinunce personali; ma, se ben esercitata, essa diviene davvero una 'forma eminente di carità'. Da qui il carattere universale di questo Suo incisivo Messaggio, valido per ogni governante, credente o non credente, in ogni angolo del globo"."È centrale in questo contesto garantire una continua e robusta tutela dei diritti umani fondamentali, senza trascurare i doveri che ad essi si accompagnano, in un binomio che si traduce nella piena dignità di ogni essere umano e di ogni cittadino. In piena coerenza con tale impostazione, la Costituzione italiana - entrata in vigore solo pochi mesi prima dell'adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - nel riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell'uomo richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale".
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