"Quando giro per il mondo, dico a tutti: guardate Salvini e Di Maio, non si vedono spesso politici moderni pronti a mettere da parte le differenze per lavorare insieme come hanno fatto loro sul bilancio". Steve Bannon, l'ex stratega di Donald Trump, non ha mai nascosto il suo apprezzamento per i due vicepremier del governo italiano e lo ripete in un'intervista al Corriere della Sera.
In una rassegna dei politici in campo, in vista delle elezioni europee, Bannon, che parla di "maturità da statista" per Salvini, vede invece il presidente francese, Emmanuel Macron, "in una spirale mortale perché non ha ascoltato il suo popolo". Quanto alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, non ne apprezza l'ideologia, "ma è una dura" e lui ammira "le persone tenaci".
"Formerò agenti del cambiamento"
L'intervista è stata inoltre l'occasione per presentare la scuola che l'ideologo americano aprirà nella certosa di Trisulti, l'abbazia benedettina che farà da centro propulsore per il suo The Movement, il movimento per connettere i populisti europei: "La chiamiamo la scuola dei gladiatori, la chiave è formare agenti di cambiamento". Bannon dice di ispirarsi alla sinistra e al finanziere americano George Soros. "Sono al 100% contrario alla sua ideologia, ma ammiro sempre chi ottiene risultati. Soros forma persone orientate all'azione", ha spiegato.
Bannon ha poi liquidato come "ridicola" l'ipotesi di una sua candidatura alla Casa Bianca. "Non ho aspirazioni politiche, sono uno che opera dietro le quinte", ha detto. Piuttosto, per Bannon, è l'ex sindaco di New York, il miliardario Michael Bloomberg, l'uomo "da tenere d'occhio" per le elezioni presidenziali americane del 2020 come antagonista del presidente Donald Trump.
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