"Non abbiamo mai arretrato rispetto agli obiettivi, abbiamo salvaguardato la nostra impostazione. Non abbiamo tradito la fiducia che i cittadini hanno riposto in noi, non abbiamo ceduto". Il premier Giuseppe Conte difende a spada tratta l'accordo raggiunto tra Roma e Bruxelles sulla manovra. Ora i deputati si preparano a dare il via libera.
Stasera è prevista una capigruppo, l'ipotesi è che la discussione si protragga fino a domenica con il voto di fiducia, ma c'è il rischio che i lavori si possano concludere il 27. Ora "l'azione di governo può proseguire a pieno ritmo senza gli effetti di una procedura di infrazione", ha sostenuto il presidente del Consiglio in una informativa al Senato dal clima infuocato, con il presidente del Senato Casellati che è dovuta intervenire più volte per frenare le proteste dell'opposizione.
Il premier a palazzo Madama ha rivendicato il suo ruolo di 'mediatore', ruolo riconosciuto sia dal Movimento 5 stelle che dalla Lega. "Con il sostegno dei vice presidenti e del ministro Giovanni Tria in particolare sono intervenuto per riannodare i fili del dialogo con l'Europa affinché non fosse compromesso il processo riformatore" del governo, ha sottolineato osservando che il governo ha strappato un deficit superiore alle richieste della Ue. "Il reddito e quota 100 partiranno nei tempi previsti", l'assicurazione, "si è trovata una soluzione condivisa buona per l'Italia e soddisfacente per l'Ue".
"Realizzato in pieno il mandato dei cittadini"
"Possiamo dire in coscienza - questa la tesi ripetuta più volte - di aver realizzato in pieno il mandato conferito dai cittadini. Attraverso una trattativa serrata condotta con tenacia e determinazione abbiamo raggiunto un punto di equilibrio sostenibile". Conte ha osservato di essere consapevole che la partita non è finita: "Gli effetti della manovra sui conti pubblici saranno monitorati in maniera rigorosa".
Va rivista la stima sul Pil "che si attesta al 1%". E questo - ha aggiunto - si "ripercuote sul saldo strutturale" che nel 2019 ammonta a "10,25 miliardi", nel 2020 sarà di 12,24 e nel 2021 di 15,99 miliardi. Il rapporto deficit/Pil nel 2020 sarà dell'1,8%, nel 2021 dell'1,5%.
Per il vicepremier Salvini aver evitato la procedura d'infrazione è "la vittoria del buonsenso per il bene dei cittadini italiani". "A Conte va il mio plauso per lo straordinario lavoro e il risultato portato a casa in Europa sulla manovra, nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini italiani", la sponda di Di Maio.
Entrambi però erano assenti al dibattito a palazzo Madama. Il Capo dell'esecutivo è sceso nei dettagli dell'intesa con Bruxelles. Previsto una norma per l'accantonamento temporaneo di una parte di alcuni specifici stanziamenti per l'importo complessivo di due miliardi, "il governo ha chiesto e ottenuto che sia applicata la flessibilità per quasi lo 0,2%" per un piano straordinario di infrastrutture".
Ed ancora: "più tasse su giochi, un'imposta sui servizi digitali", nelle Pa centrali slitteranno al novembre 2019 le assunzioni nell'ambito del turnover del personale. Inoltre: dal primo gennaio 2019 si introduce un'imposta unica sui pronostici e sulle scommesse", via la mini-Ires a enti non commerciali, rimodulati 800mln dal fondo coesione territorio, taglio dell'adeguamento delle pensioni e agli assegni d'oro". Infine: revisione delle clausole di salvaguardia Iva per il 2020 e il 2021", risparmi anche dalle risorse destinate a Fs.