"Voglio riaprire il dialogo con i parenti dei mafiosi. È molto importante. Spesso un condannato per mafia coinvolge tutta la famiglia e i parenti vengono individuati anche loro come colpevoli. Se sarò eletto sindaco farò questo passo, anzi l'ho già fatto". Lo dice in una videointervista a Repubblica, il candidato sindaco di Corleone del Movimento 5 stelle, Maurizio Pascucci, toscano trapiantato nel paese della provincia di Palermo, dove si vota domenica.
Oggi pomeriggio è con Luigi Di Maio, prima a incontrare i lavoratori del Pastificio Rinascita Corleonese, azienda che opera su terreni confiscati alla mafia, poi a un comizio in piazza. "In questi giorni - ha detto - ho fatto un passo con un parente di Bernardo Provenzano che gestisce un locale pubblico".
Pascucci ha postato su Facebook una foto con il nipote di Provenzano: "Questa mattina - scrive - colazione allo York Bar. Un buon caffè con Salvatore. Delusione per i maldicenti...". "Abbiamo aperto un dialogo - spiega - nel quale è stato messo al centro, da parte sua, il non voler rinnegare la parentela, ma al tempo stesso il non avere nulla a che fare con quello che ha rappresentato, prendendo le distanze dagli omicidi commessi, dai guai e dalle tante lacrime che i mafiosi hanno fatto consumare a tanti cittadini di questo Paese".