Esplode il caso Roma tra M5s e Lega. A scatenare le scintille tra i due partiti della maggioranza di governo le dichiarazioni del capogruppo leghista in consiglio comunale capitolino, Maurizio Politi, che ha chiesto le dimissioni della sindaca pentastellata Virginia Raggi: dimissione dovute, ha detto, a prescindere da una eventuale sentenza di condanna nel processo per falso documentale, ma per "i disastri che sta facendo" nella capitale.
"A livello nazionale c'è un accordo tra M5s e Lega su punti ben specifici, che chiaramente vanno onorati come si onora qualsiasi altro contratto", ha sostenuto Politi. "A Roma invece siamo all'opposizione contro una delle peggiori amministrazioni di Roma". Le dichiarazioni di Politi non sono state ben accolte dal Movimento, alleato di governo, tanto che è dovuto intervenire Salvini a smorzare. "Cercherò di fare di tutto per aiutare i romani e il sindaco ad avere una città più sicura", ha assicurato il ministro dell'Interno, la cui visita a san Lorenzo, quartiere dove è stata uccisa la 16nne Desiree, aveva creato qualche malumore nei 5 stelle romani nei giorni scorsi.
Anche il sottosegretario M5s all'Economia Alessio Villarosa ha voluto sminuire il significato della presa di posizione del leghista capitolino. Quello che ha detto Politi "ci sta", ha affermato Villarosa a 'Tagadà', "anche per far passare finalmente il messaggio che non siamo alleati: almeno ci si rende conto che nei singoli territori ognuno fa per sè, mentre siamo alleati solo a livello nazionale e solo per questi 5 anni e solo sui temi" definiti dal contratto.
Certo, in un'intervista mandata in onda ieri da 'Night tabloid', Salvini è stato esplicito nel lodare lo sforzo compiuto da Giorgia Meloni nella campagna elettorale del 2016 e, sollecitato, ha chiesto alla presidente di Fratelli d'Italia di sedersi attorno a un tavolo e riaprire il dossier Roma in vista del prossimo appuntamento elettorale.
Ma "non è in alcun modo un endorsement", hanno tenuto a sottolineare dallo staff del segretario leghista, precisando che, come riporta una nota diffusa dalla trasmissione, l'intervista a Salvini è stata registrata a Bolzano il 18 ottobre e non ieri. "Il caso Roma non è all'ordine del giorno. Certo, Virginia Raggi poteva fare di più. Ma al momento non vi sono elezioni in vista. Quando sarà il momento, la Lega ci sarà", ha spiegato il luogotenente di Salvini a Roma, Francesco Zicchieri, contattato al telefono.
Intanto, a livello capitolino, i 5 stelle hanno mostrato di non aver affatto gradito le dichiarazioni di Politi. "Povero Politi, ha lasciato FdI per passare alla Lega nella speranza di avere visibilità a Roma. Invece Salvini per arginare Giorgia Meloni sul territorio nazionale la vorrebbe far diventare sindaco della capitale. Ma almeno Salvini lo sa chi è Politi? Di certo non lo capirà se in piazza ti mischi a quelli del Pd e se per attaccare la Raggi su San Lorenzo in realtà attacchi il tuo nuovo leader che è anche il ministro dell'Interno", ha scritto su Facebook il capogruppo capitolino facente funzioni del M5S Giuliano Pacetti. "Politi si rassegni. Se vuole provare a conquistare Roma deve aspettare il 2021 ed anche allora gli daremo l'ennesima sonora lezione come alle amministrative".