La lettera dell'Ue che censura la manovra come una deviazione "senza precedenti nella storia del Patto di stabilità" salta fuori proprio nel bel mezzo dell’incontro tra il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, e il commissario agli Affari economici Ue, Pierre Moscovici. Che però lascia una porta aperta: “La Commissione europea ha inviato una lettera al governo dove fa un certo numero di osservazioni, fa delle domande e sulla base delle risposte la Commissione europea prenderà delle decisioni ma il dialogo continuerà". Nelle trattative sui Bilanci, Moscovici non vuole “assumere il ruolo di poliziotto cattivo, non ho mai il piano B - ha spiegato - ho solo un piano A che è restare insieme nella zona euro”.
Tria promette un “dialogo costruttivo”
Sul confronto aperto punta anche il titolare del Mef che sottolinea come "ci sarà un dialogo costruttivo con la Commissione Europea, il nostro obiettivo della manovra economica è quello di aumentare la crescita e ridurre il rapporto debito-Pil. Crediamo che la manovra porti in questa direzione e lo spiegheremo alla Commissione. L'Italia rimane uno dei paesi fondamentali dell'Europa e in questa cornice porteremo avanti questo dialogo", ha assicurato il ministro mantenendo però il punto.
Il documento: La lettera della Commissione all'Italia
“I saldi - ha spiegato - sono stati approvati dal Parlamento, l'iter può concentrarsi sul miglioramento della qualità dei provvedimenti che saranno presi, il governo è sempre pronto ad accogliere contributi migliorativi che non mettano in discussione i saldi approvati".
Intanto lo spread tocca livelli mai raggiunti negli ultimi anni.
Ora la risposta tocca all’Italia
L'Italia ora ha tempo fino al 22 ottobre per rispondere alla lettera di Bruxelles, poi arriverà il 31 ottobre la decisione finale della Commissione sulla Manovra, con lo spettro di una formale bocciatura.
“Gravi inadempienze”
La manovra presentata dall'Italia indica un "inadempimento particolarmente grave rispetto agli obblighi di politica di bilancio previsti dal Patto di Stabilita' e Crescita”, la dimensione della deviazione con un un divario di circa l'1,5% del Pil, rappresenta un fatto “senza precedenti nella storia del Patto”.
La lettera della Commissione europea all’Italia non lascia spazio a interpretazioni: l'Italia rischia una procedura per violazione della regola del debito. Le conclusioni dell'ultimo rapporto sul debito sull'Italia, nel quale la Commissione aveva deciso di non aprire una procedura, potrebbero essere "riviste" alla luce della "deviazione significativa programmata" dal governo. La Ue chiede inoltre al governo di chiarire il motivo per cui non sono state prese in considerazione le valutazioni dell'Ufficio parlamentare di bilancio, fatto in contrasto con le regole comunitarie.
Conte aveva detto: “Una manovra bellissima”
La missiva, annunciata da giorni, viene diffusa a Bruxelles poche ore dopo le parole del presidente del Consiglio, che al suo arrivo al vertice aveva definito “molto bella” la manovra del governo. “Voglio spiegarla ai partner” era la mission del premier. Ma le spiegazioni si sono infrante contro un fronte compatto. Jean Claude Juncker, dà atto a Giuseppe Conte di avere illustrato ai colleghi "con molta verve e passione" la manovra italiana, dice che “non c’è alcun pregiudizio negativo” nei confronti di Roma. Ma poi ripete ancora una volta che Bruxelles non intende fare sconti al governo, così come a nessuno degli altri paesi che hanno ricevuto o riceveranno l’avvertimento. “Useremo con l’Italia la stessa flessibilità e lo stesso rigore degli altri paesi - dice - alcuni colleghi hanno detto che non vogliono aggiungere flessibilità alle flessibilità esistenti. E non è nostra intenzione procedere in questo senso".